Un CD enigmatico e misterioso, nato dalla collaborazione tra i progetti musicali individuali di Brandon Elkins/A Crown of Amaranth e di Rubert Hunter Osgood/Conversation About the Light, qui riuniti a nome A Crown of Light.
Un CD estremamente 'intricato' e sorprendente, molto variegato ed eterogeneo per quanto riguarda le sonorità utilizzate e le idee riversate nei singoli brani, sicuramente molto particolare, di impossibile classificazione stilistica.
Dall'apertura di Power outage tapestries mi sembra immediatamente di poter 'inquadrare' il genere in un contesto dark/black ambient, così come l'impronta 'oscura' di base e la prevalente presenza di drones cui si sovrappongono suoni saturi e distorsioni lasciano presagire...
Nel seguente Police reports and market summaries noto che ai fondi oscuri e a base di drones si vanno a sovrapporre strati di rumori concreti e un improbabile e inaspettato latrare di cani...
Una 'variante' sicuramente atipica... ma incuriosito procedo nell'ascolto...
Giungo a Overblown breakfast magic, e le sonorità nuovamente a base di drones, profonde e tese, miscelate ad altri taglienti suoni concreti mi danno la falsa convinzione di aver ormai in qualche modo 'inquadrato' il genere musicale proposto da A Crown of Light.
Procedendo ancora oltre con In the machine shop i suoni concreti e i rumori di registrazioni ambientali si spostano in primo piano e prendono il sopravvento sul resto del contenuto sonoro... Poi nel medesimo brano un improvviso cambio di scena, rumori di metalli percossi e strani indecifrabili suoni, forse sintetici, forse frutto del trattamento di qualche particolare registrazione ambientale...
E ancora drones profondi, una sorta di drammatico 'crescendo' di suoni e rumori stratificati che dirada infine tra più quiete e 'discrete' tessiture sonore riverberate ed ambientali...
Nails, trimmed and clean parte nuovamente con sfondi di drones, rumori concreti e fondi di field recordings, ma la sostanziale 'tranquillità ' di questo inizio di brano già verso il secondo minuto viene 'violata' da suoni stridenti aspri e distorti, strani rumorismi, voci distanti trattate e quasi indistinguibili, pulsazioni elettroniche...
La musica sembra dunque 'virare' decisamente verso soluzioni e miscele sonore assolutamente impreviste, ed è qui che comincia a vacillare decisamente la mia ormai già abbondantemente 'minata' certezza di essere riuscito ad 'inquadrare' all'interno di uno schema stilistico abbastanza circoscritto e definito la proposta di 'A Crown of Light'...
Segue House of birds, e il ritorno a sonorità oscure dark/black ambient abbastanza simili a quanto ascoltato in apertura di CD mi 'spiazza' nuovamente...
Forse quanto ascoltato nel brano precedente allora è stata solo una estemporanea 'divagazione', e ora il duo torna su sonorità più 'ortodosse', 'tradizionali' e misurate...
Questo è ciò che penso e arrivo a concludere, seppure le sonorità quiete para-ambientali/sperimentali del seguente The sound of one millions lives ending, per quanto coerenti all'idea che mi sto facendo, appaiono nuovamente un po' 'al di fuori' di quanto avrei potuto prevedere...
Comunque il seguente Swallow thoughts whole sembra il logico proseguio di The sound of one millions lives ending... Forse sono davvero sulla strada della giusta comprensione dell'opera...
Il display del lettore CD arriva solo ora a segnar il sesto minuto della traccia, e nuovamente ogni convinzione torna a vacillare...
Improvvisamente e prepotentemente emergono distorsioni, suoni striduli, sibili, rumorismi elettronici, disturbi, segnali saturi...
Un 'marasma' sonoro che in soli due minuti si esaurisce di nuovo, attraverso un rapido fade-out...
Rinuncio definitivamente a cercare di 'inquadrare' il CD per comprendere in quale contesto stilistico stereotipato e ben classificabile possa essere idealmente e ragionevolmente ricondotto, e mi abbandono decisamente ad un ascolto più 'sciolto' e 'libero' da inutili, 'distrattivi' pensieri...
Meglio così...
Penultima e mastodontica traccia, Crystal Sparrow... Atmosfere quiete, discrete e para-ambientali, tutto 'sotto controllo' direi...
Procedo all'ascolto con crescente curiosità , e a questo punto anche l'improvviso tintinnio ritmico metallico e sottile di un ride edge di batteria non mi sconvolge più di tanto.
La sovrapposizione progressiva di una grande quantità e di suoni e rumori, concreti, acustici, elettronici, ambientali si fa sempre più complessa, indecifrabile e indescrivibile, alternando momenti più 'caotici' a momenti di maggiore stasi tensive/distensive...
Venti minuti, questa la durata della lunga traccia, nel quale ogni suono e soluzione fino ad ora soltanto 'anticipata' e/o accennata nei brani precedenti viene qui sviluppata, estesa e talora anche estremizzata, per costruire una continuum sonoro dall'impatto devastante, sicuramente a tratti anche molto 'pesante' e se vogliamo 'ostico', ma di sicuro, grande e indiscutibile effetto...
I seguenti ventisei brevissimi secondi di suoni di richiami e canti di uccelli presenti in Epilogue, troncati bruscamente e all'improvviso sul finale, aggiungono soltanto un tocco di ulteriore 'indecifrabilità ' e mistero ad un CD che (evento raro...) ho sentito l'esigenza di mandare di nuovo, immediatamente, in riproduzione...
C'è ancora tanto da capire, scoprire, cercare di decifrare, approfondire, o più semplicemente da ascoltare...
Ora che già so (più o meno) cosa aspettarmi, sarà tutto sicuramente più 'facile'....
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