Hanna Hartman è un`artista sonora svedese che vive a Berlino, già autrice di un CD per la Elektron (etichetta ufficiale della “Society Of Electro-Acoustic Music” svedese), e che ha composto molto per la radio svedese; anche questi due brani erano stati originariamente commissionati rispettivamente dalla Swedish Broadcasting Corporation e dalla DeutschlandRadioBerlin. Le due piste consistono in una commistione di registrazioni d`ambiente e parti suonate. Le registrazioni d`ambiente sono state effettuate sull`Etna, per quanto riguarda Cratere, e in un battello in navigazione. Il titolo Longitude 013° 26` E è riferito alla coordinata geografica che interessa Berlino, Capo Arkona e il Mar Baltico. A questa serie di dati scientifici si contrappongono quelli più umanistici a proposito degli strumenti utilizzati. David Balzer e Reinhold Friedl, in Longitude 013° 26` E, suonano il Neobechstein, una primitiva tastiera elettrica inventata negli anni Trenta (vedi foto) che non credo sia oggi molto in uso. Più consona alla nostre orecchie è la parte suonata di Cratere, poichè alla ribalta ci sono la chitarra di Annette Krebs e il corno di Robert G. Patterson. La musica è tipicamente nordica, dalle tinte forti e glaciali, autentica `muzik` con la kappa, il respiro di un mondo vorace governato da dei impietosi. E` una musica volta più alla tragedia che alla commedia, disegnata con la mano di un Munch e non certo con quella degli impressionisti o dei maestri ukiyo-e giapponesi. E se anche acqua e fuoco tendono ad annullarsi, chi potrà mai prosciugare un mare? E chi potrà spegnere un vulcano?
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