Pino Montecalvo, membro dei (ahimè) disciolti Bz Bz Ueu, qualche anno fa mise in piedi una meravigliosa creatura discografica, la Music à la coque, con cui produsse una manciata di 7`` favolosi quanto basta per dispiacersi del silenzio discografico che ne è seguito. A distanza di un bel po` di anni l`etichetta di Torre a Mare (BA) ritorna a farsi viva con un pezzo d`antiquariato dal valore inestimabile. Con la riscoperta dei Bass Tone Trap abbiamo un tassello in più per ricostruire quel mosaico che va a svelare i legami che si stabilirono decenni addietro tra new wave inglese e no wave americana. La band, sei elementi che girano intorno alle personalità di Paul Shaft e Martin Archer (attualmente in giro nel circuito jazz), partirono da Sheffield (UK) con il loro bagaglio fatto di new wave e free jazz, per congiungersi (idealmente s`intende, fisicamente rimasero dov`erano) al jazz afro-americano, al funk, alla no wave, ripercorrendo le strade di Pop Group e derivati, The Ex (sanctified; la seconda parte di sleep lights), Contortions, Stickmen, dei Prime Time di Ornette Coleman (qualcuno se li ricorda?) e del jazz dei loft. Il large ensemble della formazione (sezione ritmica jazz, fiati free in libera uscita e chitarre punk-funk-electricjazz) permise ai sei una varietà di soluzioni e di libertà esecutiva che si è rivelato un vero e proprio gioco ad incastri. In ognuno dei loro pezzi c`è questo ed altro, provate ad ascoltare stay there che parte nervosa alla Contortions per poi trasformarsi in un jazz ascetico alla Lounge Lizards (stesso discorso vale per intruder in the dust) oppure AAK, come a dire se i Stickmen fossero nati in Europa, tra jazz, allucinazioni e musica tradizionale. L`elemento jazz è comunque predominate: Coltrane, Coleman (la sua lonely woman è omaggiata in sleep lights), Willem Breuker e l`Art Ensemble of Chicago (magnetic south). “Trapping” ripropone l`omonimo disco del 1983 con una manciata di pezzi rari / inediti tra cui le schizzate rare & racy e africa calling (poco meno che capolavori).
Seminale, se si pensa a gruppi che da anni stanno cercando di raggiungere il perfetto equilibrio mostrato dai Bass Tone Trap (vengono in mente subito i Zu, ma anche gli stessi Bz Bz Ueu devono averli ascoltati a manetta).
P.S. messaggio per Pino: riformate i Bz Bz Ueu.
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