C'è sempre un'istanza climatica, una sfumatura argentata pari a un sigillo invisibile, accompagna gesti, personaggi, umori. Già che vi sia impianto personalistico al giorno d'oggi è cosa più che rara; che questo poi, sia figlio del niente, non di patteggiamenti pianificati nè di collettivi alla moda fa di questo sigillo qualcosa di oltre/attuale: un gesto che sopravvive per sé, indipendentemente da tutto. Eric Pasquerau incarna alla perfezione il seguace che è in lui: si segue forse in una circolazione solipsistica legata a piccole cose che accadono e che immediatamente scompaiono. Si rivolge ad una persona che ha perso, ed i testi sono tutti dedicati a lei come un'ossessione incancellabile e sono tutti brani che parlano d'amore. La via a cui questo primo lavoro di Pasquereau è connessa e senz'altro vicina a Sam Prekop: suadente e jazzistica tra il cantautorato intimista e qualche incursione post, ma qui la differenza più evidente consiste nel carico di limpidezza e di minimalismo di 'The patriotic sunday', molto posato in ogni passaggio campestre, in ogni singola nota che fanno di queste sottili canzoni un venticello nostalgico che t'accompagna sempre, di quelli che restano fragili come statue d'argilla prive di aderenza, di palpabilità . Quando poi suoni i primi due minuti di One too many secrets non puoi che tormentarti, in una desolazione impossibile che traduce in gesti d'abbandono le grandi tragedie mondiali, come certi dischi che non suoneranno mai se non in radiogrammofoni dentro case superate. E c'è dentro di tutto; tutto qui è dentro: somiglia a quelle spiagge davvero invase dal mare, le pietre ritornano a respirare dietro qualche retrocessione delle onde, vedono un po' di luce, ma sono ricoperte solo da qualcosa che il mare stesso non vede, non può vedere perchè le persone indossano giacche pesanti, sciarpe a metà volto e quei costumi sono l'esatto contrario di una giornata di sole, di una passeggiata sulla riva. Dischi così sensibili, così umili e per qualche verso invisibili appaiono come un gesto dichiaratamente rivoluzionario nel settore del mercato discografico attuale, ascoltarli significa vedere dietro le nuvole.
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