Kokoro Mayikibo è un nuovo progetto musicale di tre transfughi dall`etichetta Ebria Records che si sono accasati per l`occasione tra le quattro mura amiche della nascente Milarecords, anch`essa di Milano (se non erro), gestita dal duo Ludmila, gruppo cult dell`underground italiano. Dicevamo del legame con la Ebria ed infatti tre quarti dei Kokoro Mayikibo sono elementi cardini di quella label: Andrea Reali (voce e sax), Accursio Graffeo (chitarra) e Luca Mauri (equamente divisi tra I/O, Nyppon & The Symbol per dire dei progetti principali); accanto a loro Alfonso Celentano al basso, già partner musicale di Luca Mauri. “Kokoro Mayikibo” è un disco che fulmina, veloce e tagliente come una scheggia; è tanto immerso nel passato da risultare fresco e avvincente, e mai anacronistico. I quattro hanno messo in piedi una band essenzialmente rock, capace di attraversare e rinvigorire il meglio del sound americano, partendo dagli MC5, passando per gli Screamers e finendo con i Talking Heads. Di queste band riprendono la solidità sonora, l`aggressività e la capacità di realizzare canzoni che nulla di più hanno da chiedere (ascoltare la perfezione di canzoni quali Wait, 80k e Oblique wounds).
I Kokoro Mayikibo sono un quartetto che suona solido, che ha bisogno di veramente poco per riuscire ad esprimere tutto il suo potenziale e che soprattutto testimonia che quando si hanno idee buone non è necessario servirsi di orpelli inutili, a meno che non siano finalizzati alla causa come lo splendido sax alla Stooges in Sweet song e The 10th victim , suonato da un Andrea Reali che dimostra di saperci fare con la voce anche al di fuori di quei contesti sperimentali per cui l`abbiamo conosciuto. Un gran disco.
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