Autore disco: |
Axel Dörner, Robin Hayward // Phil Minton, Michael Renkel, Burkhard Beins |
Etichetta: |
Absinth (D) |
Link: |
www.absinthrecords.com |
Formato: |
CD // CD |
Anno di Pubblicazione: |
2005 // 2005 |
Titoli: |
1) .............. 2) Skylines 3) .............. 4) Werchlich // 1) Ratchation 2) Pick Force 3) Hide 4) Touching Resonance 5) RubbleRubble 6) Hi! Friction |
Durata: |
40:46 // 49:27 |
Con: |
Axel Dörner, Robin Hayward // Phil Minton, Michael Renkel, Burkhard Beins |
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absinth: un marchio di qualità |
x e. g. (no ©) |
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Dopo la bella serie delle confezioni con quattro CD-R a tre pollici (corde, ance e percussioni di Berlino e corde di Londra), tutte in edizione limitata a 200 copie, la berlinese Absinth passa all`unico CD di lunga durata e alza il numero della tiratura a 500 copie. Con una tiratura di 500 copie, come abbiamo più volte osservato, il CD-R cessa infatti di offrire vantaggi economici, e appare quindi logica la decisione presa da Marcus Liebig di rivolgersi verso il più comune formato del CD mesterizzato industrialmente. Viene però conservata la forma artigianale delle tipiche confezioni in cartoncino 20x20 centimetri.
Il passaggio dai quattro tre pollici ad un unico cinque pollici è giustificata dal fatto che, nell`occasione, non viene più presentato il lavoro personale di quattro musicisti diversi, ma collaborazioni di tipo piuttosto canonico fra strumentisti provenienti dalla medesima area improvvisativo-sperimentale. I due CD hanno quindi una linea comune, anche perchè rappresentano entrambi l`incontro fra due aree geografiche diverse, quella inglese rappresentata da Hayward e Minton e quella tedesca rappresentata da Dörner, Renkel e Beins.
Il meeting fra la tromba di Dörner ed il basso tuba di Hayward non da luogo a sorprese, nel senso che questi figliocci di Malfatti cominciano un po' a ripetersi nell'esporre le loro improvvisazioni non idiomatiche, atematiche, aritmiche, amelodiche, asimmetriche e atonali. Comunque la collaborazione scia scria fra i due è discograficamente inedita, seppure entrambi facciano parte del collettivo Phosphor, ed il livello di un maestro come Dörner rimane in ogni occasione al di sopra dei sempre più numerosi imitatori, e lo dimostra in Werchlich dove la sua tromba dispiega tutto il suo ammaliante potenziale di seduzione. Anche Hayward gioca comunque bene la sua parte, oltretutto con uno strumento particolare che siamo soliti associare alle bande paesane ed ai primi complessini jazz, e dimostra comunque di essere uno degli strumentisti inglesi più interessanti di questi anni (nell'ambito della nuova musica improvvisata, oltretutto, non mi sembra che ci siano molti giovani suonatori di basso tuba). Il disco è diviso in due lunghe piste registrate dal vivo, quelle senza titolo, e in altre due, molto più brevi e riservate alle elaborazioni personali dei due musicisti, registrate in studio. Consigliato a chi segue le pubblicazioni della Absinth, che non rimarrà certo deluso, ma anche a chi ancora non conosce i due artisti coinvolti nel progetto.
L'altro CD è indubbiamente più originale, sia per la presenza della voce sia perchè i due strumentisti tedeschi incentrano la loro azione sullo zither (oltre che su chitarra, percussioni e oggetti vari), una cetra da tavolo appartenente alla tradizione strumentale tedesca. Minton, rispetto ad altre occasioni, è meno eccessivo e il suo fraseggio vocale, a tutti gli effetti un terzo strumento, si amalgama alla perfezione con le tessiture dei due pard. Il risultato, che pare trarre profitto dal frenamento dell'inglese, sta in un intreccio soffuso di suoni essenzialmente percussivi, ma non platealmente ritmici, che rappresentano nello stesso tempo una miscela di eleganza, buongusto e misantropia. In questo caso il consiglio d'acquisto si estende anche a coloro che già conoscono i lavori precedenti dei tre musicisti coinvolti.
Marcus Liebig conferma quell`ottima sagacità nella scelta del materiale da pubblicare che, accompagnata dalla singolare e incantevole grafica delle confezioni, sta facendo della sua Absinth uno dei punti fermi nell`editoria musicale indipendente europea più improntata su un concetto di qualità complessiva dell`oggetto.
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