Magari non avete ancora messo bene a fuoco Keiichi Sugimoto, sia attraverso i progetti collettivi Fonica e Minamo sia attraverso la dolcissima incarnazione solista come Fourcolor, che già l`inquieto giapponese tradisce un leggero cambio di direzione a partire dalla mutata sigla con cui si presenta. E` un cambio di direzione magari ben camuffato, ma pure concreto, e possiamo affermare, senza paura di essere smentiti, che con “Frame” il musicista fa il diessino e si sposta al centro. Quindi non troverete qui le atmosfere dilatate di Fourcolor (che adoro) e neppure la spinta ritmica dei Fonica (che non digerisco)... o, meglio, le troverete entrambe. Ecco, “Frame” vuol essere un punto di incontro fra le precedenti esperienze di Keiichi e, di conseguenza, l`autore gioca di rimessa abbandonando il suo ego etereo da una parte e il suo ego carnale dall`altra, e inventando infine un ibrido che viene decorato con arrangiamenti capaci di dare un taglio molto meno minimale, rispetto alle prove precedenti, al risultato finale. La mano dell`autore è comunque ben nitida e riconoscibile nella trasparenza cristallina con cui riesce a collantare fonti sonore quali chitarra, tastiere, batteria e marcanti glitch. Laddove, in precedenza, era l`armonia dell`insieme ad avere la precedenza, qui sembrano essere l`incubo dei particolari e la meticolosità dei piccoli incastri a tenere maggiormente occupata l`attenzione del musicista. E forse è proprio in questo lavoro di montaggio, o di composizione, che sta la maggiore novità rispetto al passato. Trovo però che le idee e il metodo di lavoro, che paiono interessanti, finiscono con in diluirsi in una soluzione finale dai contenuti troppo zuccherini, e personalmente ho già problemi di soprappeso per poterne assaporare gli aromi con gusto (se qualcuno di voi è un fuscellino può benissimo avvicinarsi a “Frame”, ma non recrimini con il sottoscritto di non essere stato avvertito). Comunque il disco è ben fatto e può trovare una sua nicchia di pubblico, neppure troppo ristretta, che ha bisogno di languidezza e di rassicurazioni.
Ma sarà in grado Keiichi Sugimoto, con questa svolta centrista, di accontentare sia l`una sia l`altra schiera dei suoi vecchi tifosi?
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