Periodo di super attività per il canadese Mitchell Akiyama, tra il disco con gli Arden (recensione del Borrelli su sands-zine), quello fresco d`uscita per la serie Mort Aux Vaches della Staalplaat, e il nuovo solista pubblicato da pochissimi mesi per la Sub Rosa. Stare appresso a tutti i suoi movimenti ultimamente non è cosa facile, così come ragionare sui cambiamenti di stile che ogni volta segnano le sorti di un suo nuovo album. Nel 2002 ci furono i micro beats di “Temporary Music” e nel 2004 i bozzetti elettroacustici del successivo “If Night Is A Weed And Day Grows Legs”; in questo nuovo disco, Akiyama si immerge in stratificazioni di suoni che abbattono la frontiera della forma canzone per contenitori di più d`ampio respiro e dalla forma eterogenea. Non c`è che dire, l`artista canadese migliora con gli anni; qui l`equilibratura delle istanze musicali è assolutamente perfetta e Akiyama è al suo apice creativo. Il lavoro in solitudine è ancora quello che rende merito a pieno alle sue qualità : suona tutti gli strumenti e li filtra al pc con l`aggiunta di click, errori, trattamenti, taglia e cuci; inserisce campane, sassofoni, chitarre, archi (predominati), piano preparato e mille altre diavolerie; ingloba influenze che vanno dalla classica, alla contemporanea, alla musica da camera, al jazz, al folk americano ed europeo. Veramente ottimo.
Di contro Norden, risulta un`artista più ortodosso, indaffarato in costruzioni elettroniche dai forti timbri ritmici. L`artista africano, all`anagrafe conosciuto come Mikhail Straat, ha concepito questo disco nelle tre città di Venezia, Londra e Johannesburg, conservando però quel background black che si porta inevitabilmente appresso dalla nascita. E` quindi un connubio affascinante tra l`elettronica `bianca` e ritmi e vocalizzi propriamente `neri`; pezzi come bleak purple e lockerbroom rumble tradiscono le sue radici, altri, invece, come johnny 123, the meat in the street, letter puncture PNX pass (veramente una grande traccia), conducono all`elettronica europea di etichette come Active Suspension o Warp. Ma “Norden” è anche e soprattutto un disco umorale, attraversato da inquieti e incostanti stati d`animo benchè sempre ricco di soul.
Akiyama e Norden sono due artisti con metodi e idee differenti ma che hanno fatto del lavoro individuale la loro carta vincente; il primo si dimostra sempre più maturo, il secondo ha tutti gli elementi per far parlare di sè in futuro.
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