Recensire il disco di un collaboratore di sands-zine... perchè no?
E` piuttosto strano il meccanismo che si innesta davanti al disco di un collaboratore: il rischio apparente, una eccessiva indulgenza, è in realtà invalidato da quello di un`eccessiva severità e pignoleria. Perché, tutti lo sanno, è con gli amici che si è particolarmente critici, duri ed esigenti. Ne pago le conseguenze in prima persona: non c`è nessun amico musicofilo che apprezzi o prenda sul serio quello che scrivo!!! E` per questo motivo, in cerca di una imparzialità inesistente, che ho voltato e rivoltato il dischetto di Orsi e Borrelli come fosse un calzino, alla ricerca di difetti macroscopici su cui puntare il dito, tranne poi rimediare in angolo scrivendo che, a dispetto di tali difetti, si tratta comunque di un disco buono e interessante per due musicisti davvero promettenti. Nulla di tutto ciò, ogni scappatoia è preclusa, perchè in “L`après, l`(a)-Dieu” non c`è ombra di tali difetti. Il re è nudo!
`Tumefatta da 4 metri di immondizia, sotto 40 metri di vuoto Napoli sotterranea vive come simulacro per turisti d`importazione, alla stessa maniera il suono risponde come un simulante che replica se stesso per sostituire l`assenza.`
Registrato in una Napoli sotterranea che, a dispetto dell`invasione turistica, mantiene intatta una sua forza esoterica, il disco possiede tutta l`intensità ed il fascino delle manifestazioni rituali. E` una di quelle cose che potreste aspettarvi solo da un diavolo come Genesis P-Orridge. Il vulcanico Borrelli - (etre) - sembra in grado di controllare il caos insito alla sua natura, e questo è un bene, se pure non è dato di capire quanto peso abbiano in ciò l`influenza di Orsi ed il trovarsi a 40 metri nel sottosuolo. Dal canto suo Orsi - fAb - appare estremamente in crescita rispetto ad alcune vecchie cose che avevo ascoltato, e ancora non è dato sapere quanto conti in ciò la presenza di Borrelli e l`ambiente relativo all`azione. Il brano è un montaggio di situazioni concrete e procurate, anche una chitarra arpeggiata, per una musica che mi piace definire come ambientata. Niente di nuovo, ver`iddio, `che cose simili le abbiamo già sentite, ma il disco è ottimo sia per quanto riguarda l`aspetto emozionale sia per quanto riguarda la qualità sonora. E, soprattutto, mostra che il duo è ben affiatato e può riservarci altre piacevoli sorprese nel prossimo futuro. Tanto ci basta. Peccato che la disponibilità sia limitata a sole 66 copie che, conoscendo gli autori, spariranno come il vento fra regali agli amici e campagna promozionale.
Potete chiedere il CD a etre@freeglitch.com o a acreobject@hotmail.com.
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