Dietro il moniker di RM74 si nasconde Reto Mader, svizzero trapiantato a Berlino, già autore di due precedenti dischi più un terzo con l`entità Ohne per la Mego. Nel processo di creazione sonora, caratterizzato da un uso più o meno convenzionale di strumenti tradizionali (piano, chitarra e organo) con le tecnologie più avanzate (computer ed elettroniche), mi ha ricordato il suo compagno di etichetta Jasch (giusto per citare un gran bel disco uscito di recente) nella misura in cui lo stesso processava in maniera brillante il suono del suo contrabbasso astraendolo completamente dal comune ricordo che si ha dello strumento stesso. In una direzione, quella di processare strumenti classici attraverso computer per il raggiungimento di opposte sonorità , dove molti si sono mossi e si stanno tuttora muovendo, RM74 si colloca a metà strada, rifiutandone gli estremi. Infatti nel suo disco gli strumenti utilizzati, oltre ad essere elaborati, vengono anche riprodotti al `naturale`, come accade in baumrinde II (registrata dell`amico Alerei Borisov), in cui una chitarra disegna una linea strumentale `post` limpida e molto d`atmosfera. Ma è tutto il disco a vivere di momenti differenti se non addirittura opposti; Reto Mader presenta una serie di escursioni nei territori elettronici più variegati, dal semplice turntublism dell`intro al beat scheletrico di un possibile pezzo di new wave destrutturata (pocket-life), dalle variazioni per piano di sirex alle microtonalità di flugloch, dalla nebbia elettronica di erlenrussler agli ingranaggi siderurgici di flax, dalle chincaglierie concrete di knarpfen ai drone di laublos. In ogni pezzo Reto Mader ricerca in modo febbrile l`essenza di uno stile o di un tipo di suono, catturando i diversi elementi che li rendono caratteristici, e riuscendo a venirne sempre a capo.
“Exkursion” è in definitiva uno spettacolare saggio di tecnica e di creatività .
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