Nell`arco di pochi mesi la Ambiances Magnétiques ha pubblicato ben due CD che vedono coinvolto un componente degli Ossatura, dopo Elio Martusciello con il disco dei Taxonomy, che trovate già recensito, è adesso la volta di Fabrizio Spera, che è stato parte integrante di questo notevole collettivo. Ma non voglio rischiare di deviare il lettore, perchè AnteNata era in realtà un progetto creato e diretto da Sabina Meyer e Daniela Cattivelli. L`ensemble visse solo una breve stagione intorno all`anno 2001, il tempo di dare qualche concerto e registrare il disco, e forse qualcuno si ricorderà di loro come StrixAluco. Quel nome non aveva mai convinto pienamente le protagoniste ed è stato cambiato in extremis con il più enigmatico AnteNata. La scelta mi trova pienamente d`accordo poichè StrixAluco sovraccaricava, con il suo palese significato, un progetto già caratterizzato di per sè sia dalla doppia leadership femminile sia dalla scelta di utilizzare dei testi liberamente tratti dall`opera di alcune scrittici-poetesse del Novecento (Ingeborg Bachmann, Patrizia Cavalli, Marina Cvetaeva, Meret Oppenheim, Sylvia Plath, Anne Sexton, Patrizia Valduga e Simone Weil). Se non conoscete le scrittrici in questione vi invito a cercare informazioni su tali `antenate` per ben mettere a fuoco lo spirito che animava le protagoniste di quest`avventura. La musica ha un taglio decisamente mitteleuropeo e fare il nome di un'altra donna, la cui presenza trasuda da ogni poro, è d`obbligo: Dagmar Krause. Stabilito ciò è bene comunque individuare l`autonomia del progetto da eventuali modelli, quali possono essere gli Henry Cow e famiglia, e la commistione della materia di base con elementi elettronici ed elettroacustici e con l`utilizzo di parti campionate. D`altronde appare evidente come l`apporto degli altri componenti non sia stato esclusivamente strumentale, ma anche di tipo creativo, e sia andato ad incidere su alcune scelte strutturali (ben al di là della firma che i quattro musicisti pongono alternativamente sotto alcuni titoli). Ma quello dei progetti aperti allo stimolo di tutti i musicisti coinvolti è un cavallo di battaglia tipico dell`ambiente che AnteNata rappresentava, quindi non si tratta di una novità , e comunque va sottolineato che l`ossatura del disco è saldamente nelle mani della Meyer e della Cattivelli. Quindi, riprendendo il filo del discorso, suggestioni mitteleuropee che si miscelano con la musica afroamericana (jazz... ma anche altro) sotto la benedizione di un santone qual è stato Frank Zappa... e qui bisognerebbe scomodare Igor Stravinskij, ma rischiamo di andare troppo lontano. E` importante invece mettere un accento sull`importanza del disco perché, da una parte, ricopre un periodo dell`attività artistica di Daniela Cattivelli, quello successivo allo split delle Fastilio, poco documentato e dall`altra offre una delle rare occasioni in cui è possibile ascoltare la voce di Sabina Meyer. Cose preziose, perchè la prima è un ottima strumentista e compositrice e la seconda ha una voce bellissima. Avendo assistito ad uno dei loro primi concerti, con Paolo Angeli invece di Caric in formazione, non posso fare a meno di notare la notevole crescita che era in atto e, alla luce di ciò, rammaricarmi per la fine prematura del progetto, ma tant`è e vale la pena di gustarsi questo regalo ormai inatteso e, come tale, ancor più prezioso.
Dico male?
Ps: splendide le immagini di Nanni Angeli.
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