Salvatore Borrelli - aka (etre) - è un collaboratore di sands-zine, e questo dato di fatto potrebbe offuscare quanto scriverò, gettando nella mia recensione l`ombra del `conflitto d`interessi` (penso si dica così). Ma se consideriamo che scrivendo di musica facciamo del volontariato non retribuito, sia io sia il Borrelli, direi che quella zona d`ombra finisce con il restringersi e con lo schiarirsi assai. C`è poi da dire che sands-zine non riceve finanziamenti in pubblicità da nessuna ditta produttrice o distributrice e che il Borrelli con i proventi della vendita di questo CD, anche se venissero esaurite tutte le copie della tiratura, potrebbe pagarsi al massimo una gita giornaliera ad Ischia, e allora quella zona d`ombra finisce con l`assottigliarsi talmente da restare pressappoco inesistente. Non può esistere un conflitto d`interessi laddove non ci sono `interessi`. Se in questa occasione sarò particolarmente pignolo, quindi, non è tanto per mettere il culo in salvo da eventuali accuse di favoritismo quanto per rispettare il sano principio che suggerisce una maggiore severità qualora si analizzi il lavoro degli amici.
Ho sempre ritenuto la musica di (etre) folle e caotica, attributi che riflettono il suo carattere e l`odiata/amata Napoli in cui vive, seppure tale follia e tale caos appaiano a tratti lucidi e razionalmente ammaestrati. Contemporaneamente ho sempre apprezzato il suo tentativo di superare una pura estetica glitch, complici anche alcune recenti collaborazioni ed una pratica di ascolti senza frontiere, e in questa occasione si raccolgono i frutti precoci di questo circumnavigare il pianeta dei suoni (sono convinto che i risultati più interessanti, in tutti i campi, derivano dalla contaminazione). Il risultato, nei momenti più definiti, vive in uno stile scoppiettante e brillante che pure mostra lacerazioni e tagli di profonda inquietudine. Ed è proprio nei momenti in cui riesce maggiormente a circoscrivere il caos per lasciar entrare spiragli di armonia, da finestre semiaperte e quindi con continui movimenti di chiaro-scuro, che la sua grafia appare più convincente. Di conseguenza i brani meno convincenti sono quelli poco colpiti da questa nuova forma di `etrite`, come ad esempio il terzo dove par di scorgere il passo degli Ultra-Red. Notevole è, di converso, Dogs from my childhood: multiple white, con gli intrecci di corde che passano dall`arpeggiato ad uno stile slide. E notevoli sono And you are free in the icon of neurotic realism, dove la frase nervosa sottratta alle corde mi ha addirittura ricordato qualche pagina di Joan Armatrading, e When you cry for the first time on this earth, che sembra andarsene alla deriva dalle parti del Tricky `nearly god`. In mezzo, fra queste vette, momenti discordanti formati da picchi di entità minore e da un limitatissimo carico di zavorra che (etre) si trascina dietro dalla sua vita precedente.
Quasi tutti i brani sono dedicati ad un nome della contemporaneità e credo di intravedere il tentativo di sagomare un feeling che congiunga la personalità creativa di questi artisti con le musiche a loro dedicate. Ne deriva una multimedialità , intrinseca alla musica, che non ha bisogno di accessori paralleli per manifestarsi (ad esclusione di una `video bonus track` che ripropone l`ormai classico dualismo musica elettronica/immagini).
Quindi il giudizio su questo primo CD di (etre) - i lavori precedenti erano di fatto dei CD-R autoprodotti - è largamente positivo, anche se penso che per lui sussistano ancora dei larghi margini di miglioramento e di ulteriore personalizzazione del suono (in poche parole si tratta di una Testa che può fare, e soprattutto sorprendere, ancora di più). E quindi, `felicidad`, questo è uno di quei classici dischi che si calano all`interno di un progetto (da rivalutare) in divenire.
Come non considerare, infine, l'appartenenza ad un processo di crescita complessivo della musica sperimentale italiana. Il disco esce infatti per Baskaru, il marchio francese ormai dedito alla pubblicazione di materiali `made in italy`, e conclude la trilogia completata da Ent e Urkuma. Per festeggiare e promuovere l`evento nel sito dell`etichetta sono stati messi temporaneamente in vendita i tre CD a soli 34 Euro (spese di spedizione incluse). Se siete interessati mi sembra un`occasione da non perdere.
|