Autore disco: |
Roberto Fega, Fabrizio Spera, Burkhard Beins & Punck // Kar, Tiziana Lo Conte, Vito Maria Laforgia & Giuseppe Mariani |
Etichetta: |
Idroscalodischi / L`antascorrevole (I) |
Link: |
www.scatolesonore.org |
Formato: |
CD-R |
Anno di Pubblicazione: |
2006 |
Titoli: |
1) impro ensemble del 05-01-06 // impro ensemble del 02-02-06 |
Durata: |
18:02 // 32:07 |
Con: |
Roberto Fega, Fabrizio Spera, Burkhard Beins, Adriano Zanni // Adriano Scerna, Marco Carcasi, Tiziana Lo Conte, Vito Maria Laforgia & Giuseppe Mariani |
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arte e parte |
x e. g. (no ©) |
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Per le premesse vi rimando alla rece di “Scatole Sonore - 1 dicembre 2005”, e in quell`occasione scrivevo anche dei concerti del 5 Gennaio. Per cui questa è anche l`occasione per riascoltare l`epilogo di quella serata lontano dai fumi dello `stage` e verificarne la `tenuta` che, peraltro, è ottima. Pur non trattandosi di `opere` compiute, e non hanno la pretesa di esserlo, i dischi della serie ben riescono a documentare questi incontri `estemporanei` nella loro realtà , simile a quella di amplessi fra amanti incontratisi occasionalmente nello scompartimento di un treno e destinati a non rivedersi. La consapevolezza dell`occasione unica, che probabilmente non si ripeterà , rende vibranti la curiosità della scoperta e moltiplica l`impegno dei contendenti nel tentativo di stupirsi a vicenda. Esiste solo il desiderio, nessun dovere o passiva accettazione per fare contento il partner, e tanta è l`eccitazione che `affanculo se tutto non funziona alla perfezione. Rivisto (riascoltato) a due mesi di distanza, l`incontro svela tutta una serie di particolari che la `voglia matta` aveva oscurato al momento della consumazione, e quella performance finisce per tingersi a nuovo, lontana (e non solo nel ricordo) da quell`attimo a cui ho preso parte come testimone. Il disco è una conferma, a posteriori, che il meeting fra Fega, Spera, Beins e `Punck` Zanni ha funzionato benissimo, e mi offre la possibilità di non ridurlo a materiale da archiviare nella memoria.
Ancora più problematica potrebbe sembrare, nella carta, la combinazione fra l`avant jazz del duo Mariani/Laforgia e il post industrial dei Kar, con la voce di Tiziana Lo Conte a fare da collante. Sembrerebbe trattarsi di una combinazione senza arte nè parte, e invece l`ascolto rivela che di arte e parte ce n`è a sufficienza. L`incontro inizia con la conduzione del gioco in mano al team dell`Afk e termina invece nelle razzolate più scabrose del duo romano. Ma non v`è estraneità fra le due schegge, chè anzi appaiono fin troppo lucidamente congegnate come soluzioni equanimi di un unico percorso. Questo - e anche quelli che l`hanno preceduto e la rassegna nel suo complesso - volendo è un disco dal quale apprendere che il mondo dei suoni è unico, a dispetto di tutte le suddivisioni e parcellizzazioni in cui tendiamo a frantumarlo. I soli ostacoli davvero insormontabili stanno nei limiti del nostro udito, oltre a ciò vi sono soltanto le fisime annidate nei neuroni dei nostri cervelli bacati.
Archivia sotto `paella valenciana`.
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