Per la quinta uscita della canadese &records, scende in campo il boss dell`etichetta, Fabrizio Gilardino (il quale, ricordiamo, gestisce la label insieme a Michel F. Coté), coadiuvato da Bernard Falaise (Klaxon Gueule e quant`altro) e Alexander MacSween (batterista con già varie collaborazioni importanti alle spalle). I Foodsoon esordiscono con sonorità di marca elettro-elettronica che ci riportano direttamente alle atmosfere malsane del disco dei Bob, band che due anni fa inaugurava il catalogo dell`etichetta. A differenza di quel disco però, in “Somelove” lo spirito cantautorale è deficitario a vantaggio di una più ampia libertà di schemi. Le prime due tracce di apertura givre e small town, sono solidissime marce robotiche tra l`industrial e il funk, con un richiamo alle produzioni più d`assalto dei Maffia, non dissimile dalla proposta del trio francese dei [1] Kilo Of Black Bondage che abbiamo recentemente ammirato e con cui i Foodsoon hanno più di un punto in comune. Gli innesti di elettronics, tastiere e nastri, accanto alla triade chitarra-basso-batteria, permette una ricchezza di soluzioni che rendono tracce come do fall, porcospino e it never happened una continua sorpresa. Non mancano slanci punk (strike four) e rock (10 x mary), così come momenti di sperimentazione avanguardista. I Foodsoon sono un trio fortemente creativo che lega abilmente la solidità del rock con trovate elettroniche spesso esaltanti, alternando impatto sonoro a momenti più cerebrali. Veramente un ottimo disco.
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