Comfort è un quartetto italiano dedito ad un`esplorazione di percorsi glaciali, sentieri già ampiamente battuti, ma mai svelati del tutto. Rivolgersi al post-rock può essere un`attitudine, un esercizio oppure una naturale inclinazione. Non mi è ancora del tutto chiaro su quale versante si affacci questo quartetto toscano (d`adozione), così attento a non uscire mai dal seminato ed a distribuire emozioni e momenti di freddo distacco senza tralasciare alcun ingrediente. Se forse non spicca per istinto ed aggressività , coglie tuttavia alcune intuizioni che lasciano molte porte aperte allo sviluppo della propria poetica. Non si rivolge difatti in maniera pedissequa a prevedibili melodie, ma semmai raccoglie e contribuisce ad incoraggiare un sodalizio tra ostinazioni ed emotività apprezzate nel dna di diversi gruppi francesi, dagli Ulan Bator ai Prohibition, dai Man ai Chevreuil.
Un marchio di fabbrica di cui auspicherei volentieri l`importazione, per le grandi potenzialità che sa esprimere.
Non esplode in questo disco la musica dei Comfort, ma s`arricchisce d`ascolto in ascolto negli stacchi jazz di un Miles Davis ancora incerto fra classicismo e deviazioni, o nei dialoghi sussurrati e trattenuti a stento fra basso e chitarre, a rivelarsi segreti nel buio di strade deserte. Ed il piano. Il piano è il motore, la spinta e la culla, la voce che consola e l`unico lampione rimasto acceso, la leggera brezza che ammorbidisce la tensione e smussa le asperità dei pensieri, insinuandosi fra le fibre di queste nervose costruzioni.
Anche l`elettronica è fra i personaggi, ma molto discreta, solo in rare occasione come elemento di disturbo, più spesso in fugaci apparizioni, o anche solo a fornire suoni che abbassino di altri due o tre gradi la temperatura.
Oltre all`ascolto di “Eclipse”, consiglio una visita al sito della band. Alcune immagini perfettamente intonate al clima del disco ad integrazione di una grafica già notevole quanto sobria nel supporto audio, ed alcuni brani da scaricare liberamente, fra cui una schizofrenica rivisitazione in fusione di Will Let You Know/Fracture dei King Krimson, a chiarire provenienze e cattive intenzioni.
|