Non c`è pace per il gruppo guidato da Christoph Gallio e, dopo l`accoppiata “Private” - “Material”, il trio cambia nuovamente una pedina: fuori Daniel Studer e dentro un ottimo Christian Weber - contrabbassista dai grandi orizzonti le cui collaborazioni vanno da Sudden Infant a Jason Kahn - in grado di caratterizzare questa incarnazione del gruppo come quella più spinta. La nuova equipe si è fatta le ossa sulle ribalte, al suo attivo anche un tour in Cina durante il quale ha effettuato delle registrazioni pubblicate su LP, prima di sfornare questo eccellente esempio di nu-jazz. I brani, tranne cinque o sei eccezioni, sono confinati in pochi minuti, quando non in pochi secondi, tanto che Gallio (autore totalitario) parrebbe essere stato compagno di classe dei Melt-Banana. I riferimenti alla tradizione sono altamente selezionati: Lost e Go fanno pensare ai Lounge Lizards, Joy sembra essere rimasto fuori dal sottovalutato “The Empty Foxhole” di Ornette Coleman... e poi Calypso e Africa, dove il richiamo alle radici afro viene condensato nel volgere di poche manciate di secondi. In New Music e Curtains Dream (con testi, rispettivamente, di Joseph Jarman e Gertrude Stein) lo stile caracolla addirittura verso territori pre-free, seppure sia reso poi instabile dagli svolazzi vocali della mezzo soprano Sara Maurer. La stoccata più micidiale viene comunque dalla mini suite Double Mind: introduzione di contrabbasso, fraseggio del sax, ponte noise e ancora fraseggio del sax nel finale (tutto nel volgere di due minuti, neanche fossero i Naked City...). Sono pochi i gruppi jazz che oggi possono vantare la freschezza dei Day & Taxi. Ma Gallio sembra capitato nei sogni del jazz per caso, inavvertitamente, magari catapultato da un`altra epoca e/o da un altro pianeta, un po` come il Duca d`Auge ne “I Fiori Blu” di Queneau, e così appare scoordinato, fuori tempo, poco condiscendente nei confronti delle regole e allergico alla disciplina. Cioè “Out”. E questo è, in assoluto, il suo disco migliore. Occhio ai disegni che appaiono nella confezione, una mistura d`innocenza bisbetica, chè sono tratteggiati dalla mano magica dell`artista giapponese Yoshitomo Nara.
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