Autore disco: |
Ferran Fages, Alfredo Costa Monteiro & Ruth Barberán // Costa Monteiro, Barberán, Fages, Okura, Ezaki & Unami |
Etichetta: |
Creative Sources (P) // Hibari (J) |
Link: |
www.creativesourcesrec.com www.hibarimusic.com |
Formato: |
CD |
Anno di Pubblicazione: |
2005 // 2003 |
Titoli: |
1) Fehyst 2) Ikhto // 1-7) Atami |
Durata: |
40:53 // 53:01 |
Con: |
Ferran Fages, Alfredo Costa Monteiro, Ruth Barberán // Ferran Fages, Alfredo Costa Monteiro, Ruth Barberán, Masahiko Okura, Masafumi Ezaki, Taku Unami |
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due dischi stimolanti |
x e. g. (no ©) |
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Questi due CD stabiliscono una specie di gemellaggio fra i marchi Creative Sources e Hibari. Alla base di entrambi ci sono il chitarrista - manipolatore elettroacustico Ferran Fages e il fisarmonicista - chitarrista - manipolatore elettroacustico Alfredo Costa Monteiro, entrambi ampiamente trattati in queste colonne, che insieme costituiscono il duo di desco-music Cremaster. Nel CD portoghese i due si accompagnano alla giovane trombettista Ruth Barberán, della quale ci siamo pure già occupati, che condivide con Monteiro un`altra esperienza comune nella formazione I Treni Inerti. Nel CD giapponese i tre si raddoppiano per la presenza di una terna giapponese, nella quale spicca un altro nome che dovrebbe essere ben noto ai nostri lettori, quello del sassofonista Masahiko Okura. Gli altri due sono il trombettista Masafumi Ezaki e Taku Unami (chitarra da tavolo e c. e. portatile), ed entrambi non dovrebbero essere del tutto sconosciuti a chi ha seguito un pochino le pubblicazioni precedenti della piccola etichetta giapponese. Le due realizzazioni, seppure non presentino delle differenze estetiche sostanziali, divergono nettamente dal punto di vista strutturale: due uniche torrenziali improvvisazioni in “Istmo” e sette quadri più meditati in “Atami”. Quasi tutte le registrazioni, seppure divergano per data e locazione, sono avvenute a Barcellona: il disco Hibari è stato registrato il 18 Ottobre 2002 all`Estudi 84 mentre Ikhto, nell`altro disco, è un`improvvisazione datata Ottobre 2003 e proviene dal Can Felipa. Fehyst è l`unica pecora nera, essendo stata registrata al festival Escucha di Toledo nel Novembre del 2003.
L`ambito è quella degli improvvisatori che utilizzano gli strumenti tradizionali come fossero oggetti, destrutturandone la funzione e miscelandone il suono con quello di apparecchiature elettro-elettroniche.
Sicuramente, come alcuni hanno già osservato, un certo modo di fare musica comincia a girare a vuoto e, parzialmente, sono d`accordo. I moduli cominciano a ripetersi e, in una musica tendenzialmente votata all`informalità , cominciano a fare capolino i primi formalismi.
Ed è ancor più certo che oggi esistono realtà più stimolanti, in ambiti limitrofi, per quando riguarda la ricostruzione complessiva della struttura musicale, cioè per quanto riguarda la definizione del pezzo musicale in quanto tale, e posso fare nomi che recentemente mi hanno affascinato come i ¾ Haad Been Eliminated, i Taxonomy, Sean Mehan e le Zanana.
Ma, dopo questa critica velata, debbo spezzare una lancia a favore di questi dischi, perchè certi maestri, e alcuni dei giovani allievi più talentuosi, continuano ancora ad affascinare e, pur fra mille contraddizioni e incertezze, continuano ancora ad eludere la polvere dell`abitudine.
Conclusione: due dischi validi e stimolanti, con una leggera preferenza per “Atami”.
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