Autore disco: |
Rollerball |
Etichetta: |
Silbermedia (USA) |
Link: |
www.silbermedia.com |
Formato: |
CD |
Anno di Pubblicazione: |
2005 |
Titoli: |
1) quench 2) erculie 3) fucker 4) tipping the tree 5) so this is that? 6) sores 7) break in your neck 8) end of young birds 9) mantis segue 10) tambien 11) jack to jane 12) quad four 13) coburn 14) ederlezi 15) maime |
Durata: |
58:03 |
Con: |
Mini Wagonwheel, Mae Starr, Gilles, Amanda Mason Wiles, S. de Leon S., Dylan Hinkley, Stefania Pedretti, Bruno Dorella, Ben Wright, Jacopo Andreini, Jamie Smith, Molly Griffith, The Jed |
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Da quando si sono accasati presso l`etichetta americana Silbermedia, i Rollerball non si fermano più. Dopo varie peripezie hanno finalmente trovato in questa label il partner ideale per le loro produzioni. “Catholic Paws / Catholic Pause” segue quindi gli ultimi due dischi usciti per la Silbermedia (recensione in archivio) e ne conferma pathos e valore. In questa occasione il gruppo americano si presenta in un ensamble allargato a molti dei `soliti` nomi che affollano le produzioni della band. Accanto al nocciolo centrale costituito dalla mente, Mini Wagonwheel, bassista, dal batterista Gilles e dalle splendide voci di Mae Starr, Amanda Mason Wiles e S. de Leon (anche alle tastiere, sampler, accordian, alto saxophone, tromba, clarinetto e percussioni), ritroviamo così compagni di vecchia data come i `nostri` Stefania Pedretti, Bruno Dorella e Jacopo Andreini, più altri collaboratori. Questo nuovo disco (dovrebbe essere l`undicesimo se non ce ne siamo persi qualcuno per strada) prosegue sulla scia dei precedenti in un mix di psidechelia, Canterbury sound, jazz, elettronica, folk e trovate originali.
A questo punto la domanda sorge spontanea: perchè recensire ogni volta un disco dei Rollerball dal momento che la musica non si discosta poi tanto dalle precedenti uscite? Rispondo a mia volta con una domanda: perchè volersi per forza privare di qualcosa che è indubbiamente `bello`? Per dire qualcosa in più, i Rollerball scrivono da sempre grandi canzoni; ogni brano, per i quali inventano ogni volta un arrangiamento diverso, fa storia a sé; coinvolgono, ammaliano, inquietano, stimolano l`attenzione, in un equilibrio perfetto tra parti strumentali senza cedimenti e timbri di voce che si rincorrono e spiazzano (se ne distinguono almeno tre: la voce angelica e carica di soul di Mae Starr, quella schizofrenica di S. De Leon e quella disturbata di Stefania Perdetti, nonchè il raddoppio di Amanda Mason Wiles). Che non si dica un ascolto per soli fans.
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