La maggioranza delle persone, a proposito della musica portoghese, non va oltre al luogo comune che accomuna l`estrema propaggine del continente europeo al `fado`. I più rigorosi sapranno magari che il Portogallo si distingue per un`ottima tradizione di canto gregoriano, ma nulla più. Pochissimi sanno che in Portogallo si produce un`ottima musica sperimentale, e ancora più esiguo è il numero di coloro che sono a conoscenza di come tale produzione si basi su una tradizione fervida e rigogliosa. Questo disco, se inteso come tentativo di tamponare tali lacune, non può che essere considerato eccellente... sempre che serva da stimolo e al suo ascolto faccia seguito una ricerca più approfondita, sia a riguardo della tradizione storica sia a riguardo dei numerosi musicisti della contemporaneità sperimentale lusitana. E un`anima buona, un`istituzione, un`associazione che organizzasse in Italia una rassegna dedicata alla musica sperimentale che viene fatta in questa splendida terra sarebbe quanto mai ben accetta. Credo, in termini di Europa Unita, che lo scambio fra le diverse culture che popolano il continente debba essere fondamentale (al di là dei gemellaggi fatti a base di scambi culinari).
Questa “Antologia” è, in realtà , da attribuire a Rafael Toral: è lui che ha scelto i brani (o meglio, tranne due eccezioni, gli estratti da brani ben più corposi), ed è lui che si è occupato del montaggio, dell`edizione, della direzione artistica... Gli inediti sono solo quattro - ad esclusione dei frammenti plb, xqa e xlb di Nuno Canavarro, ma i brani e i loro autori non sono certo dei vip del panorama musicale e quindi il rischio di sovrapposizioni è molto basso. L`antologia non ha carattere esaustivo, come viene sottolineato dallo stesso Toral nell`introduzione, ma vuol essere un punto di partenza verso la scoperta di un ricco patrimonio musicale documentato su etichette storiche come Ama Romanta e Ananana; e verso la scoperta di pionieri semisconosciuti come C ndido Lima (1939), Filipe Pires (1934), Jorge Peixinho (1940-1995), Renè Bertholo (1935), o di geniacci altrettanto ignorati come `Tó Zé` Ferreira.
Per ogni brano sono riportati tutti i dati necessari al suo inquadramento - strumentazione utilizzata, luogo della registrazione, dettagli sulla sua pubblicazione..., seguiti da una breve biografia del musicista. All`interno di sands-zine potete trovare ulteriori notizie sulla musica sperimentale portoghese, oltre che in numerose recensioni, negli articoli “Pop dell`Arte” e “cabo verde e lisbona” (il secondo è su `il resto`).
Comprate senza indugi quello che non è solo un invito all`ascolto ma, se non siete proprio insensibili alle suggestive immagini di copertina, anche un invito alla visita.
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