La decisione di riesumare questi due gioielli deriva dalla buona accoglienza riservata alla “Antologia de Música Electrónica Potuguesa” che, in scaletta, presenta un brano a testa dei due autori, oltretutto tratto proprio da questi dischi qua. Il lettore già in possesso di quella compilation ha dunque in mano un metro di paragone, ben più concreto delle mie parole, per comprendere se è interessato ad approfondire l'ascolto in queste direzioni.
Bertholo è un musicista della vecchia guardia, l`anno di nascita è il 1935, e bene fece la SIRR.records a dedicargli il secondo numero del suo catalogo, vista l`importanza del personaggio, l`alta qualità dei suoi materiali e la freschezza della sua scrittura. Ma Bertholo è qualcosa di più: è un inventore che crea da se i suoi strumenti, un sintetizzatore chiamato `makina`, rinvigorendo una tradizione nazionale alquanto prospera (*). Le composizioni sono tutte piuttosto recenti, si situano in un periodo compreso fra il 1988 e il 1999, e si dividono in due diverse tipologie: 17 brevi bozzetti e una composizione più lunga e articolata (la meravigliosa Fado do mar). I timbri che Bertholo ottiene dalla sua `makina` sono molto latini, con tonalità che a tratti ricordano il suono di una fisarmonica, e la sua verve d`autore si sbizzarrisce in quadretti briosi e accessibili... anche se siamo piuttosto lontani dalle possibilità di una `bertholomania` con tanto di ragazzine urlanti. Vedrei bene alcuni di questi brani come moderne ninnananne (i deliziosi Um Argentino no Deserto, Praia Verde e Os sinos do Ribeiro do Ã�lamo, per esempio) al posto di tante vecchie nenie ormai ammuffite e buone solo per garantire un rincoglionimento precoce.
Tó Zè Ferreira è un autore molto più giovane, il 1963 è il suo anno di nascita, ma “Música De Baixa Fidelidade” è un disco altrettanto bello e altrettanto importante dell`altro; se non più importante, visto che si tratta della ristampa di uno degli ultimi LP usciti, in data 1988, per la storica etichetta portoghese Ama Romanta, la stessa che pubblicò il più noto “Plux Quba” di Nuno Canavarro. Si tratta di un lavoro più introverso e oscuro del precedente, con brani più dilatati e visionari, ma come quello diviso in due tipi di composizioni, che si diversificano per la strumentazione usata e per il luogo della registrazione. More Adult Music (qui in doppia versione: quella usata per l`ellepì e quella originaria) e This Is Music, As It Was Expected sono state registrate all`istituto di sonologia del conservatorio dell`Aia utilizzando un computer e tecniche analogiche. Gli altri brani sono stati invece registrati a Cascais, nello studio del musicista, utilizzando computer, sintetizzatore e campionatore.
Direi che, nel loro mood così diverso, i due CD si completano a vicenda, rappresentando un`accoppiata irrinunciabile sia per coloro che seguono la sperimentazione portoghese sia per coloro che seguono la musica elettronica più in generale. Da avere a costo di estenuanti ricerche.

(*) Lo sapevate che, ancor prima della mongolfiera, fu un portoghese ad inventare il primo pallone volante .