Autore disco: |
Justin Bennett / Toshiya Tsunoda // Martux_M / Kaffe Matthews |
Etichetta: |
Stichting Mixer (NL) |
Link: |
www.stichtingmixer.nl |
Formato: |
LP |
Anno di Pubblicazione: |
2004 |
Titoli: |
1) Cacerolada / 1) Stream (I), (II), (III), Bird In The Morning (I), (II), (III), Cricket Chirps, Night Bush // 1-3) Dissectio / 1 Head Floating 2) Finds Hope 3) Pause 4) Infant 5) Rest 2 |
Durata: |
41:10 // 39:44 |
Con: |
Justin Bennett w/gli abitanti di Barcellona / Toshiya Tsunoda // Maurizio Martusciello / Kaffe Matthews |
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ritorno al vinile |
x e. g. (no ©) |
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Abbiamo già parlato del gusto che anima questa piccola etichetta olandese recensendo due mini-cd a tre pollici, e nell`occasione si esprimeva pure un giudizio positivo su queste realizzazioni di breve durata che permettono la sistemazione di brani difficilmente collocabili in un altro modo. Adesso l`etichetta recupera il vecchio vinile che, attraverso una serie di split, permette la sistemazione di brani appartenenti ad artisti diversi mantenendo quella netta divisione che solo la ripartizione in due lati distinti può rendere effettiva. La scelta degli accoppiamenti viene, in ogni caso, effettuata con intelligenza e con logica, coinvolgendo musicisti che hanno un approccio diverso ad uno stesso tipo di materia. Quelli in esame in questa recensione sono il numero tre (intitolato anche “Dertiende Mixer”) e quattro (“Veertiende Mixer”) della serie, laddove le due precedenti realizzazioni presentavano le accoppiate Köhn / Pimmon e Roel Meelkop / Frans De Ward.
Nel primo vinile sono messi a confronto due specialisti in field recordings, quali sono Justin Bennett e Toshiya Tsunoda. L`approccio dei due è però, almeno per quello che riguarda queste due composizioni, totalmente difforme. Il primo lavora su riprese ad ampio raggio, d`insieme, mentre il secondo si concentra sui primi piani, quando non sull`amplificazione di sorgenti sonore esigue. “Cacerolada” è un termine che sta ad indicare la forma di protesta messa in atto dagli abitanti di Barcellona all`inizio della guerra in Iraq, si tratta di una specie di concerto rumoroso (rumorista) suonato con pentole, tegami, campanacci, fischi e claxon, dalle finestre e nelle strade. Si tratta di un bagno di folla, di un`esplosione di creatività collettiva che Bennett ha avuto il merito, in parte passivo, di raccogliere nella sua unicità e irripetibilità . Essenzialmente diverso, e più intimo, è il metodo di Tsunoda che monta una suite attraverso lo scorrere di ruscelli, il canto mattutino di uccelli, un concerto di grilli e un altro di un bosco in notturna. L`approccio del giapponese è, comunque, più attivo e, sia attraverso il metodo di registrazione sia attraverso l`utilizzo di onde sinusoidali che vengono miscelate con i materiali di base, porta ad un risultato avulso da quelle che erano le fonti sonore originarie. Da una parte il suono concreto viene riprodotto nella sua specificità e dall`altra viene invece trascinato verso una forma di astrazione.
Nel secondo vinile il confronto è invece fra approccio compositivo (Martux-M) e improvvisativo (Kaffe Matthews). “Dissectio” è stato commissionato a Maurizio Martusciello dal Groupe de Musique Electro-acoustique d`Albi-Tarn e da La Muse en Circuit (forse si tratta del lavoro che sarebbe dovuto uscire su Metamkine e di cui s`erano perse le tracce, ma non ne sono sicuro), ed è una rielaborazione della “Natures Vives II” composta da Vincent Geais. Non conosco la composizione originale, è un male o un bene?, ma la rielaborazione è davvero eccellente, in essa è possibile ritrovare il geniale narratore per suoni che ultimamente era stato un po` sacrificato ad altri progetti. Chi ha ancora nel cuore “Unsettled Line” (uscito nella serie a tre pollici della Metamkine) non può davvero rinunciare a questo disco. A meno che non abbia venduto totalmente l`anima al demonio dello sviluppo tecnologico rinunciando al buon vecchio `giradschi`. In questo caso la perdita sarebbe doppia, poichè l`altro lato del disco è occupato da cinque delicate e femminine introspezioni della Matthews, una delle cose più belle fin qui prodotte dalla musicista inglese.
I canti di un`intera città che protesta, della natura, della memoria e della sirenetta, ascoltati e filtrati da quattro sensibilità artistiche affatto particolari, raccolti nello spazio di due soli LP. Irrinunciabili, mi sembra ovvio!
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