Autore disco: |
O.Lamm |
Etichetta: |
Active Suspension (F) |
Link: |
www.activesuspension.org |
Formato: |
CD |
Anno di Pubblicazione: |
2004 |
Titoli: |
1) That Very Moment Rewritten With Bulbs Inside 2) Bonjour Spirale 3) Rivets In The Skin Of A Hying Fortress Pt. 1 & 2 4) La Variable Poney 5) Street Cred 6) Kopavoqur Revisited & Tennis / Piano In Kyoto 7) Lucifer Amp Song n° 667 8) Pure Fucking Armageddon (The Molecular Integrity Of Shit Is Small Potatoes / Breast-Feeding In Cairo / Attack Of The Toothless Predators / Into The Killing Field Of Armageddon, The Chaos Scream Into A Refrigerium Of Turquoise That Was Embossed With Spinning Planet Wheel And Stars / Echo Elstrom / Moronic Sidekicks / Diagramming The Butter / Captain Subzero In The Meta Incognita Peninsula) 9) Bruises 10) Where Are You My Hero? 11) Furry Military 12) Hello Spiral (Shame Spiraling Up Big Time) 13) That Very Moment: Angel Upheaval 2 / Glass Flu Coda (The Joe Skins Spiraled Around Each Other Like Lines On A Snail Shell |
Durata: |
59:33 |
Con: |
Olivier Lamm, Zoè Wolf, Kumi Okamoto, Lola Motelli, Stéphane Domotic, Vicky Elan, Mehdi Hercberg, Khanh-Linh La, Karine Larivet, Béatrice Gross, Raphaël Seguin, Stéphane Laporte, Barbara Soumet-Leman, Hypo, Black`n`Mate, Davide Balula, Noak Katoi, David Eliasson, Lucifer Amp Choir, Minifer, Seth Horvitz, King 24, The Very Ape |
|
Di tutto, di più... un mix di quanto ci si potrebbe non aspettare da un disco! |
x Truci |
|
La composita varietà di manifestazioni artistiche con cui il francese Olivier Lamm ama `sfogare` il suo estro si riflette sulla stessa complessità della sua `musicalità `. Artista sperimentale in continua evoluzione, e in continua ricerca di nuove sonorità , Lamm nasce musicalmente intorno al 1999 come membro della singolare etichetta Evènement All Stars: numerosi musicisti francesi decisero allora di unirsi nella formazione di un`etichetta autonoma, totalmente indipendente dai mostri sacri dell`industria discografica e dalle regole economiche da essi dettate. Evènement si propone, infatti, di portare sul mercato CD-R contenenti live performance di artisti - spontaneamente ritrovatisi in occasione di avvenimenti appositamente indetti - nell`ordine di poche copie, slegando così la musica elettronica dalle rigide regole del commercio al fine di esaltarne la forte valenza artistico - improvvisativa. All`interno di questo crogiuolo Lamm intensifica la sua attività musicale che, a tutt`oggi, è ricca di improvvisazioni, collaborazioni con artisti visivi e azioni di musica spontanea.
Ma se nell`elettro - sound la musica di Olivier trova la sua più naturale collocazione, proprio `... a desire to make electronic music with a slight pop sensibility, or at least a determination not to follow the grimly houmorless route taken by many hard druve operatives and glitch obsessives` può essere la chiave di lettura di “Hello Spiral”. Con questa descrizione, la rivista inglese The Wire mette in risalto la sensibilità pop del musicista che, con il suo secondo album, cerca di sposare l`ideale visione della musica pop d`immediata accessibilità , e lo fa attraverso una grande avventura sonora.
Elettronica, dance, scratches, voci che si rincorrono, ricerca sonora, ritmi incalzanti alternati a lunghe note tenute, noises, rassicuranti voci femminili, influenze jazz, coinvolgenti melodie, ecco il vaso di Pandora di “Hello Spiral”, ecco cosa le nostre orecchie affrontano all`ascolto di questo disco; e non solo! Se ci fermiamo solo un momento a dare uno sguardo alla discografia di riferimento che Lamm ha adottato per l`elaborazione del disco, ci troveremo davanti a non poche sorprese: non tanto per i nomi più o meno famosi che la compongono, quanto per la eterogeneità e la complessità del materiale musicale sfruttato. Si passa senza difficoltà da John Cage ai Converge, da Bob Dylan a Nobukazu Takemura, da The Magnetic Fields agli XTC, da Hecker ai Wilco ... possibile? Beh, visto il risultato, evidentemente sì!
Il giovane musicista transalpino è riuscito bene nell`intento di coniugare gli sfaccettati mondi e aspetti della musica contemporanea, dando luce ad un album che forse sarebbe troppo catalogare come pop (e forse sarebbe allo stesso tempo banale e riduttivo), ma a cui si fa non poca fatica ad `appiccicare` l`etichetta di elettronico; insomma, un album senza etichette (se non quella di distribuzione, l`Active Suspension), senza pregiudizi, ma accattivante, variopinto e interessante.
Della stessa opinione è Momus che parla di “Hello Spiral” e del suo autore con toni entusiastici ( `...With “Hello Spiral”, monsieur Lamm slipped a little more towards pop music; preserving the crude candour of yet lighter, gentler sounds, he has created a somewhat less frightening album than its processor, “Snow Prty”...`), anch`egli sorpreso dalle camaleontiche capacità artistiche di questo giovane musicista ed eccitato dalla ventata di novità di cui lo stesso si sta facendo promotore.
Insomma, trattasi di un disco pieno di strumenti e musicisti, suonato e arrangiato come infarcito di sonorità rarefatte e da suoni campionati, semplice e elaborato allo stesso tempo, facile e, insieme, complesso di cui godere... sì, ma solo ad un patto, solo se si è pronti ad aprire le orecchie a quella che Lamm ama definire come laptop psychedelia.
“Hello Spiral” è il crogiuolo di tante idee e impulsi proposti da uno spirito libero e spero che O.Lamm riesca a mantenere a lungo la sua spontaneità , e assoluta indipendenza, da tutto ciò che le regole del mondo musicale spesso dettano; forse non è un disco immediato, forse non è per tutti - e questo spesso è un bene - ma di certo è fresco e denso e quindi merita un ascolto accurato.
Ps: le immagini sono riprese dalla copia promozionale e potrebbero differire da quelle della versione che verrà messa in commercio.
|