New Risen Throne è il progetto musicale dark-ambient dell'italiano Stielh, avente all'attivo già diversi CD-R, usciti in parte come autoproduzione e in parte attraverso etichette del settore come la Alarming Echo Beats, la Deserted Factory, e la stessa God is Myth, label per la quale era recentemente uscito, in una elegante confezione in digipack nera, l'ottimo "Chants for the Cold and Dyng Sun".
Cruel Harvest è il progetto musicale, sempre di chiara derivazione dark-ambient, di Todd Paulson, `boss` della stessa God is Myth, etichetta (e distribuzione...) americana specializzata nel settore dark ambient e black metal.
New Risen Throne e Cruel Harvest propongono in questo `split` un'ora abbondante di musica, equamente suddivisa tra i due, nella quale appare piuttosto evidente il diverso approccio e il diverso tipo di sonorità attraverso le quali gli artisti riescono comunque a convergere nella proposta di una musica di chiara impronta dark-ambent (non avrebbe potuto essere altrimenti...), sicuramente uniforme per quanto riguarda il genere, ma estremamente diversa per quanto riguarda l'aspetto compositivo ed emotivo, la scelta dei suoni, il risultato finale.
New Risen Throne attraverso uno stile già collaudato in passato e un'impronta personale molto riconoscibile, propone nei brani di propria realizzazione (i primi tre) tetre atmosfere grondanti disperazione, un profondo senso di angoscia, che sembrano evocare inquietanti allucinazioni notturne, un senso di distruzione, scorci di decadenti e apocalittici paesaggi polverosi e macerie, che coincidono perfettamente con gli scenari suggeriti dalle immagini in bianco e nero, lievemente virate, utilizzate per realizzare la copertina del CD.
Tornano suoni grumosi, ovattati e prevalenza di basse frequenze, voci e grida umane elaborate e deformate in modo tale da estremizzare il forte senso di drammaticità che le musica è già in grado di evocare, drones, attimi di apparente stasi, qualche discreto e ben scelto suono vagamente melodico, lenti e cadenzati movimenti percussivi profondi e tuonanti...
Un `film` nero e privo di qualsiasi pur flebile e fugace raggio di luce, privo di qualsiasi speranza, una sorta di inno quasi `sacrale` e devoto al potere magico e ambiguo della notte e dell'oscurità ...
Piuttosto diversa invece, come già anticipato, la proposta musicale di Cruel Harvest, che utilizzando in gran parte suoni probabilmente derivati da sintetizzatori digitali, risulta forse meno originale e meno convincente rispetto a quanto già espresso da New Risen Throne, raggiungendo comunque risultati più che apprezzabili.
Le soluzioni, nei quattro brani ad opera di Cruel Harvest, appaiono forse più variate (qualità sicuramente apprezzabile...), giacchè si alternano suoni di pads melodici, pianoforte, ampie parti a base di drones, voci umane trattate, cori (talora anche sintetici, e in tal caso non proprio efficaci...), loops, occasionali elementi percussivi e suoni metallici distorti, ma nell'insieme questa seconda metà del CD, pur presentando diverse idee valide ed essendo sicuramente interessante e piacevole da ascoltare, non riesce ad eguagliare per impatto emotivo e ed efficacia la proposta di New Risen Throne.
In ogni caso un CD vivamente consigliato a tutti gli appassionati del genere.
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