Islaja è la regina dei fiori perpendicolari di ghiaccio ed appartiene alla comunità folk finlandese che produce da un lustro i migliori prodotti di musica folkdronica del pianeta. Islaja ha una piccola casa che si tiene su una palafitta dentro un laghetto popolato da mostri colorati e rane che un tempo erano principi. Mentre suona, le popolazioni del lago si svegliano, chiamano gli amici orsi, e tutti intorno a lei preparano un banchetto di sangue e fragole. Le sue parole dentro la sua voce sono torte zuccherosissime dai sapori luciferini e le pietanze di questo canovaccio del passato hanno l'humus di sapori delicati e sconsacrati. Islaja usa gli organetti ed uno stormo d'uccelli cinguetta insieme a lei. Il giardino di ghiaccio dove non sorge un fiore accanto al laghetto dei mostri di Islaja è pieno zeppo di fruscii, suoni, e dà voce anche a quelle piante sepolte, morte sottoterra. Se Cat Power avesse vissuto con gli elfi e la propensione alle grandi consonanti avrebbe suonato e cantato esattamente così. Islaja ha degli amici al violoncello, alle chitarre, alla sega, al piano elettrico che suonano strumenti usuali nel modo più inusuale. Anche quando si sentono note conosciute sono registrate in un modo a noi sconosciuto e la musica di questo secolo finisce esattamente in questo appartamentino fatto di zollette di zucchero leccate, torte di more nella credenza e porzioni magiche che prendono colore dentro penombre spettrali di solitudine. Islaja è quello che Tojiko Noriko sarebbe se fosse nata senza l'elettricità e laptop. Islaja appartiene alla cultura magica, all'indecifrabilità neogotica dei suoni profetici del signore, alla diagonia perpendicolare del cosmo e del cielo senza manco più l'ombra del nero. Islaja sta alle rose rosse che pungono. Vive dentro un buco dove trapassa solo aria sofferente e tutto il mondo intero quando lei passa deve respirare solo con questa porzione d'aria. Islaja dipinge i suoni sfocati dell'atrattismo folk come se trapassassero dentro gli stampini fatti di agrumi pinzettati, piccole porzioni di mondo profumato impresse in cimeli di coriandoli. Islaja ha una voce pazzesca, ognuno dei suoi brani è pazzesco e questo è un disco davvero pazzesco che sta tra fursaxa, le marce funebri ed una musica non ancora sentita che ha delle potenzialità praticamente infinite.
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