La MailSeries della Wallace procede spedita con le sue pubblicazioni: le due nuove uscite, ai numeri sei e sette, presentano rispettivamente Tangatamanu, il nuovo progetto di Alberto Morelli (che già aveva firmato con Xabier Iriondo il numero due, EAReNOW), realizzato insieme a Stefano Scarani e con la partecipazione di Franco Parravicini, e il solo di Claudio Rocchetti. Entrambi si collocano tra le uscite migliori della serie, sebbene tutte le releases siano di alto livello. Il tre pollici dei Tangatamanu nasce come sonorizzazione per due installazioni dello Studio Azzurro, collettivo interessato ad esplorare le svariate forme di sperimentazione artistica e di cui Tangatamanu è oramai parte integrante. Questo di cui parliamo è infatti un progetto che trascende l`aspetto esclusivamente sonoro e dunque consiglio vivamente di approfondire l`analisi del disco con la visione dell`interessantissima traccia rom che risulterà sicuramente più illuminante di questa recensione per comprenderne la bellezza. Musicalmente dominano il piano preparato e le tantissime invenzioni sonore create dalla varietà degli strumenti, ortodossi o meno, utilizzati. Ritroviamo nel suono Steve Roden, Harry Partch, John Cage, campionamenti e lievi schegge di rock ma anche tanta personalità . L`ascolto si conclude in grande stile con un soffuso omaggio a Tarkovskij, a ribadire una volta di più il connubio musica/immagini che animano queste sperimentazioni. Insieme al debutto di “2partiMOLLItremolanti” questo è il mio tre pollici Wallace preferito.
Per quanto riguarda Claudio Rocchetti, nelle due tracce di “I could Go On Singing”, emergeno con prepotenza l`aspetto del turntablist e l`ennesima prova delle sue grandi doti di manipolatore. I piatti rimangono aggeggi principali nella sua composizione, a cui Rocchetti affianca anche l`uso di objects, radio, field recordings e nastri analogici. L`artista affina e calibra alla perfezione il suo tocco oramai divenuto proprio quello dei grandi sperimentatori (e il recente disco con Sigurtà e Fhievel uscito per la portoghese Creative Sources è una conferma) e, in definitiva, dei veri e propri compositori.
Tra le cose che rende grande l`etichetta di Trezzano Rosa, c`è anche l`impegno profuso da Mirko Spino nel curare i suoi lavori e il piacere di coccolarsi i seguaci delle sue produzioni con una serie di uscite `speciali` altresì impedibili. Tra queste dobbiamo annoverare l`avvenuto sodalizio, con l`aiuto della pugliese Psychotica Records e della Topolin Edizioni, atteso già da qualche anno, tra Zu e Dalek, due band apparentemente in netto contrasto ma, qui provato, assolutamente integrabili. Motivo in più d`acquisto il fatto che al vinile è allegato un gustoso fumetto inedito di “the brain” Miguel Angel Martin; più che uno split a due quindi, io direi, considerando la statura del fumettista spagnolo, uno split a tre. Le due Band si remixano a vicenda dimostrando come l`hip hop spurio dei Dalek e il freejazzcore degli Zu (qui in compagnia di dj okapi) abbiano più di un punto su cui interagire. I pezzi girano meravigliosamente bene e i risultati ottenuti sarebbero da studiare per bene per eventuali sviluppi futuri.