Ecco un personaggio che meriterebbe le prime pagine dei giornali, e le copertine, al posto delle `madonne` di turno (che si chiamino ciccone, thomyorke o bonovox ha poca importanza, sempre `madonne` sono). Z`ev, con quasi cinquant`anni di attività musicale sulle spalle, prosegue imperterrito e senza compromessi per quella strada che ne ha fatto un precursore dell`industrial. Le sue sono musiche oscure, forti, destinate ad ascoltatori con orecchie forgiate in acciaio e rifinite con meccanismi da orologio svizzero. E ciò sarebbe tanto più vero se gli ascoltatori dovessero seguire il suo suggerimento, dato che ha destinato i primi sei brani del disco ad un, consigliato fra le righe, ascolto in cuffia. Ma anche l`ascolto libero, io non ho cuffie, è un dedalo d`emozioni, procurate da una musica che forse è troppo definire religiosa, ma pure sembra dettata da una qualche forma di misticismo. I loop di voci in AS IS AS, poi, mi hanno fatto pensare alla registrazione di un rosario sentita in un vecchio disco di Alison Knowles. Eppure il suo `ambient`, all`apparenza così infernale, nasconde una profonda sensibilità artistica, la stessa che lo ha portato a dedicare questo disco ai recentemente scomparsi Ray Charles ed Elvin Jones (Quanti divetti del pop e del jazz hanno fatto altrettanto? E pensare che sarebbe stato un loro dovere!). Alla troppa incultura, che serpeggia oggi fra i musicanti, Z`ev contrappone anche autorevoli studi di percussioni africane, indiane e balinesi (il meglio del settore) effettuati presso alcuni maestri riconosciuti. Quindi parlare di un musicista industrial tout court è perlomeno riduttivo, perchè Z`ev, in realtà , è uno dei musicisti più totalizzanti e visionari del nostro tempo - e anche uno di quelli che lo hanno saputo rappresentare al meglio, questo nostro tempo - e la sua opera, sempre personale e ad alto livello qualitativo, andrebbe conosciuta da tutti fin nei minimi particolari. Cominciare da “Headphone Music, 1 to 6 / As Is As” o da un altro dei suoi dischi è la medesima cosa, l`importante è cominciare. Tutte le informazioni a proposito di questi brani, insieme a molte altre notizie, potete trovarle nel bel sito curato dal musicista stesso.
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