Non sembra passarsela male l'elettro-elettronica 'Made in Norvegia', e anche con “Possible Landscape” si conferma una sentita attrazione dei nordici per l'elettronica pura e la sua componente ambient(ale). Le distensioni del suono gentili e cortesi, le imprecisioni del glitch Oval-iano, le ballate post-cibernetiche degli Alog, la laptop-school dei 'giovani' Stephan Mathieu, agitano un'unica danza dentro la corteccia cerebrale di Alexander Rishaug: affiatato talent-scout del digital-sound già provvisto di un discreto backround artistico. La parte integrante nel collettivo ARM (trio impro condiviso con Arne Borgan e Are Mokkelbost), l'aperto scambio con ⅔ della scena norvegese e diversi contributi, sparsi su varie raccolte (prodotte dalla Rune Grammofon, Jester...), l'hanno condotto alla creazione del primo full lengh, “Panorama”, licenziato dalla Smalltown Supersound nel 2002.
Rishaug è solito costruire la propria musica assemblando una vastità di suoni differenti che possono comprendere sia registrazioni strumentali (quasi sempre tutti gli strumenti suonati in prima persona), sia concrete: in “Possible Landscape”, per esempio, si sentono con frequenza suoni naturalistici. A trarne profitto sono i sensi uditivi, persi tra textures ambientali sgranate, trasparenti melodie, sfocati pulviscoli di click and cuts, cartoline paesaggistiche nordiche, distensive e pacate... Proprio dalla sostanza sonora organica dei connazionali Alog si evidenza la lunga apertura di The Mountain Song che, nella seguente Or L!, placa ulteriormente le tensioni con isolazionismi di scuola Main. E poi... atmosfera frattale con microscopiche frequenze noise (Cross Platform), minimalismo alieno (Dual Resonance), movimenti accelerati stoppati da giochini microwave (Tatlic), melodie ombrose (Room Tone), ritagli di musica concreta: il suono degli uccelli, il canto della natura accrescono la luminosa delicatezza di My Favourite Place. Un finale che accosta, indelebilmente, la soave tecnica d`assemblaggio di Rishaug a quella dell`ultimo Mathieu ascoltato in “On Tape”. Dedicato ai sereni d'animo.
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