Autore disco: |
Kate & Mike Westbrook / Magda Vogel & John Wolf Brennan |
Etichetta: |
AltriSuoni (CH) |
Link: |
www.altrisuoni.com www.westbrookjazz.co.uk www.brennan.ch |
Formato: |
CD |
Anno di Pubblicazione: |
2005 // 2004 |
Titoli: |
1) My pale parasol 2) Art Wolf sketches 3) Exile 4) Oil paint on canvas 5) Art Wolf scavenges 6) In meinem puppenhaus 7) Mein bleicher sonnenschirm 8) Unsigned panorama 9) Oil and pencil on cardboard 10) Ein glücksspiel 11) Sketching party12) Whose Wolf Art thou? // 1) Alpha Bet 2) Ode III/1 3) Permanenterformweg 4) Durch den traum 5) Fraktional-hymne 6) Instant Instrumental Sonority # 1 7) 3 variationen zu “kein fehler im system” 8) Das Kamel - eine virtuelle fata morgana 9) Sekundenzeiger 10) Lunds wandlungen 11) Worte sind schatten13) Ode III/2 14) Schwiizer 15) Alpha bet remixed |
Durata: |
61:48 // 56:15 |
Con: |
Kate Westbrook, Mike Westbrook, Pete Whyman, Chris Biscoe, Jon Hiseman // Magda Vogel, Charlotte Hug, Shirley Anne Hofmann, John Wolf Brennan, Christian Wolfarth, Eugen Gomringer, Andreas Brüll |
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arte, musica e poesia |
Francesca Odilia Bellino |
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“Art Wolf” e “Sculpted Sound” sono due lavori molto diversi fra loro che hanno in comune tre aspetti: l`arte (intesa nella sua forma pittorica e scultorea), la vocalità e il jazz.
“Art Wolf” è un disco interamente ispirato alle intonazioni emotive dei paesaggi alpini dello svizzero Caspar Wolf (1735-1783). Pittore della `sublime, selvaggia e terrificante bellezza` delle Alpi svizzere, Wolf come nessun altro dei suoi contemporanei seppe cogliere `tutto ciò che la natura racchiudeva di meraviglioso e terribile in quelle regioni`. I suoi acquerelli restituiscono oggi una concezione del paesaggio, sublime, si direbbe `sublimato`, che troverà , di fatto, nel Romanticismo il suo pieno coronamento. In linea con l`ideale romantico, il progetto `”Art Wolf” del pianista inglese Mike Westbrook e della librettista, vocalist, cornista Kate Westbrook verte sul ruolo dell`artista, sulla ricerca del sublime, sulla natura della creatività , sui conflitti interiori, esteriori e spirituali dell`uomo nel suo paesaggio. Le masse rocciose - vera e propria architettura - i ghiacciai con i loro crepacci, i forti chiaroscuri, le ombre lunghe che gettano l`osservatore in un territorio chimerico, le rocce incombenti, le nuvole, sono tutti elementi che da forme essenziali e primarie del paesaggio di Wolf si trasformano in testi - scritti e interpretati da Kate Westbrook - con parole asciutte e pregnanti quasi come i colori a cui si ispirano. I paesaggi abissali di Wolf forniscono spunti di riflessione e di ispirazione anche per la musica di Mike Westobrook (piano, euphonium), accompagnato da Pete Whyman (sax soprano), Chris Biscoe (sax alto), una musica che riesce ad essere sospesa il giusto, misteriosa e silente di forme ignote, ma anche inquietante come le nubi e i secolari ghiacciai dipinti. Facendo della cultura paesaggistica europea una curiosa e quanto mai rara fonte di ispirazione, “Art Wolf” è un progetto che nella sua stranezza affascina. Irretisce la voce ruvida della Westbrook e una strumentazione (piano e sax) quasi frugale. Non è un jazz abissale quello di `Art Wolf´, è piuttosto un jazz che mantiene una sua aurea, quasi espressionistica e dolente, che per fortuna non risulta mai oleografica.
“Sculpted Sound” ha una storia analoga, ma diversa. Sponsorizzato dallo Swiss Arts Concil Pro Helvetia, questo progetto della cantante Magda Vogel e del pianista John Wolf Brennan fa della poesia concreta il suo centro d`attenzione. La poesia concreta è una forma di componimento in versi in cui l`arrangiamento tipografico delle parole è importante quasi quanto gli elementi convenzionali quali il significato delle parole, il ritmo, la rima, ect.
Se letterariamente l`ispirazione è chiara - e anzi risulta essere più antica di quanto il libretto non dica - musicalmente il passaggio versi-arrangiamento-suoni è più arduo da tradurre. La Vogel e Wolf Brennan si ispirano ai poeti Hans Arp, Eugen Gomringer, Ernst Jandl, Gerhard Rühm, Eveline Hasler, Andrè Thomkins, mettendone in musica i versi e lasciando ad un`interpretazione strumentale quasi `materica` la trasformazione dell`arrangiamento tipografico - qui chiaramente musicale e vocale - in forma `sculturizzata`. Suono che diventa scultura dunque, laddove l`idea di scultura è solo una metafora, una forma ingannevole, vana ed evanescente. Il senso di quest`opera sta tutto nell`interpretazione molto fisica della Vogel e di John Wolf Brennan, che in questa registrazione sono accompagnati da Charlotte Hug (viola) e Christian Wolfarth (percussioni), Co Streiff (sassofoni) e Margrit Rieben (percussioni, live electronics). Nelle tre bonus track incluse in questo disco, sono presentati tre pezzi. I primi due sono registrazioni live al Casinò di Lucerna dove nel 2001 questo gruppo ha registrato insieme al fondatore della poesia concreta, lo svizzero Eugen Gomringer. Il terzo è un remix radicale di “Alpha Bet“ di Andreas Brüll.
Quanti attratti dal connubio arte-musica-jazz non devono proprio perdersi questi due lavori.
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