Ecco una compilation di musiche che, genericamente e in linea di massima, potremmo definire come (dark) ambient; sennonchè non mi piace usare questo termine a causa di un senso comune che lo intende quale indicatore di musiche da sottofondo (carta da parati) che si calano in modo indolore nell`ambiente destinato ad accoglierle. E le musiche di questo CD, a parte il fatto che sono meritevoli di un ascolto attento e profondo, più che per sonorizzare degli ambienti mi sembrano indicate per `creare` un certo immaginario ambientale, affatto diverso da quello in cui giocoforza vengono intercalate. `Colonna sonora immaginaria` mi sembra che sia una definizione più precisa per questi brani, e vedrei bene alcuni di essi come accompagnamento per letture dall`”Inferno” dantesco (per carità , non voglio certo fare un paragone con il capolavoro della letteratura italiana ché, nonostante la bellezza del disco, il dislivello è abissale), mentre altri di essi, mi riferisco in particolare ad Asynchronism, Train Of Revenats o Answer With Violence, potrebbero funzionare ad hoc come colonna sonora per un immaginario film di Alfred Hitchcock.
L`iniziale Sad Silent Prostration Before The Monolith è il brano dal mood più infernale, mi ha fatto pensare anche alle scene iniziali di “2001, odissea nello spazio”, ma già da Alienation le atmosfere si fanno più dolenti, intime ed eteree, per riprendere corpo con Subinterior e Normality/Edge e fino a stemperarsi definitivamente nelle delicate tessiture folk di Extract From Suite 1 e in quelle blues-frippiane, altrettanto delicate, di Finally.
L`impatto è molto positivo ed il CD mostra un`ottima coesione nonostante la presenza di numerosi artisti, distanti l`uno dall`altro anche esteticamente, e il merito va senz`altro attribuito alle abili mani e alla notevole sensibilità del compilatore, Giuseppe Verticchio, sicuramente uno dei maggiori esperti di quella scena musicale italiana che “Beyond The Darkness” intende documentare. La notevole copertina, inquietante e poetico squarcio di archeologia industriale, è stata curata da Andrea Marutti, un`altra anima dedita, con ogni tipo di risorsa, alla musica. Il disco non contiene note sui singoli musicisti, nè relativi indirizzi, ma basta fare una puntata nel sito web di Oltre il Suono per trovare su ognuno di essi schede ottimamente compilate e completate dalle rispettive discografie. L`unico neo che sono riuscito ad individuare sta nella non completa esclusività di alcuni brani, ma credo siano pochi i possessori dei dischi, quasi sempre usciti in edizioni limitate, che in origine li contenevano. E, di conseguenza, “Beyond The Darkness” può rappresentare per molti la chiave in grado di aprire uno `scrigno pieno di segreti`. Basta cogliere l`opportunità che con essa vi viene offerta.
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