Autore disco: |
Uncode Duello |
Etichetta: |
Wallace records / Ebria Records (I) |
Link: |
www.wallacerecords.com www.ebriarecords.com www.xabieririondo.com |
Formato: |
CD |
Anno di Pubblicazione: |
2004 |
Titoli: |
1) l`alba del disagio 2) nursery rhyme 3) prestu, pentsakor eta pegatu (PPP) 4) turnontuneindropout 5) soundtrack for ud 6) jf sleeps 7) in collisione 8) riso spezzato 9) growin` down (crescendo) 10) free steps 11) anatomy collides 12) debut rescue 13) finale |
Durata: |
48:26 |
Con: |
Paolo Cantù, Xabier Iriondo, Cristiano Calcagnile, Lucio Sagone, Federico Ciappini, Alberto Morelli, Andrea Reali |
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scontro finale |
x Alfredo Rastelli |
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Uncode Duello recupera e prosegue di fatto l`esperienza degli A Short Apnea senza Fabio Magistrali sempre più impegnato nel suo lavoro di produttore; rimangono i soli Paolo Cantù e Xabier Iriondo a portare a compimento una collaborazione che dura ormai da una vita (potremmo partire quando ad inizio novanta Iriondo prese il posto di Cantù negli Afterhours). Un`amicizia più che decennale che dopo essersi espressa nei Six Minute War Madness, A Short Apnea e Tasaday (e a breve anche nel Wallace MailSeries n° 4), giunge all`apice con la sfida in du(ell)o (tanti sono i giochi di parole che si potrebbero fare dal nome scelto) di cui mi accingo a trattare.
In duello, Cantù ed Iriondo, lo sono sempre stati: sui palchi con A Short Apnea, o nei concerti quest`estate, dove si sono sfidati, l`uno di fronte all`altro, a colpi di efferate improvvisazioni. Adesso in questo disco omonimo trovano anche un approccio compositivo come una sorta d`armistizio. Il disco è decifrabile con l`analisi di tutte le loro esperienze passate a cui si sommano le influenze dei Faust e dei This Heat ma anche del Gorge Trio (penso a certi passaggi di growin` down (crescendo)); ritornano le schitarrate di marca A Short Apnea, gli intrecci strumentali strutturati dei Six Minute War Madness, gli incubi proto-industriali dei Tasaday, senza sottovalutare l`importanza che i due hanno avuto nel recente secondo disco dei Bron Y Aur di cui si portano appresso svariate scorie. Assistiamo ad un incontro/scontro che sa tanto di punto di arrivo, un duello definitivo girato al tramonto invece che all`alba; si, perchè come tutti gli scontri decisivi anche questo è sofferto, oscuro, malato; presagi di tragedia, ricordi del passato (la pasoliniana prestu, pentsakor eta pegatu (PPP)), realtà ora nitide ora distorte si insinuano e confondono le menti (in questo senso giocano un ruolo determinante sia le voci, quelle di Cantù e degli ospiti e quelle campionate). Uncode Duello risulta però alla fine un prodotto unico nella loro produzione perchè aggiunge senza togliere alcunchè alle passate esperienze. Come novità c`è che Paolo Cantù ha iniziato a suonare il clarinetto e lo fa ottimamente (free steps; in collisione). Altra novità , la sezione ritmica: negli show estivi i due si misuravano con le percussioni, alternando a batterie ridotte al minimo i breakbeat elettronici del mac di Iriondo. Nel disco troviamo invece due grandi batteristi che si dividono il compito di sostenere il suono: Lucio Sagone (Cods, Ronin) e Cristiano Calcagnile (i più lo ricorderanno per la collaborazione con Cristina Donà ). Insieme a loro, altri personaggi a far da padrini: un redivivo Federico Ciappini, indimenticabile voce dei SMWM (nota personale per il Ciappini: non è ora che ritorni in pista?) che produce incubi in free steps, Andrea Reali, eccellente singer dei I/O, che presta i suoi deliri volcali in anatomy collides e Alberto Morelli (altro compagno di avventura di Iriondo in EAReNOW, Dissoi Ligoi a parte).
Cosa rimane da dire? Che per produrre questo disco si sono sfidati a loro volta in duello due etichette validissime: la `sicurezza` Wallace e l`emergente ma già notevole Ebria (I/O, OvO e a breve Nyppon & The Symbol).
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