Autore disco: |
Alvin Curran |
Etichetta: |
Fringes (I) |
Link: |
www.fringesrecordings.com www.deeplistening.org |
Formato: |
CD |
Anno di Pubblicazione: |
2004 |
Titoli: |
1) Canti Illuminati 2) Canti Illuminati |
Durata: |
51:06 |
Con: |
Alvin Curran, Nicola Bernardini, Sista Carandini, Elisabetta Bordes-Page, Giorgio Caruano, P.Luigi Castellano, Antonio Cesareni, Manuela Garroni, Luca Miti, Alessandro Bruno, Antonella Talamonti, David Thorner |
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bellissimo |
x Francesca Odilia Bellino |
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La ristampa di "Canti Illuminati", curata da Domenico Sciajno per la Fringes, a più di venticinque anni dalla sua prima realizzazione, lascia trasparire tutta l'attualità e la freschezza di quest'opera. Canti Illuminati è una delle prime opere di Curran ed è fondamentalmente una ricerca sulla voce dell'uomo, come prima e naturale fonte di musica conosciuta. Si compone di due parti concepite per il vecchio LP: constano ciascuna di circa mezz'ora e rappresentano in tutti i sensi sviluppi diversi, ma complementari della stessa ricerca. Il primo pezzo è per voce, sintetizzatore e tape delay feedback ed è interamente interpretato da Curran. Nella performance in solo, il compositore americano sviluppa ed espande suoni microtonali usando una serie di (allora) sofisticate tecniche di distorsione.
Il secondo pezzo è, per dirla con lo stesso Curran, an ever changing vocal improvisation 'in on and around' a single tone. Con l'aiuto di un sistema tape continuos delay, con poche note Curran ha creato una tessitura sonora semplice e al tempo stesso complessa. Il coro di questi secondi Canti vede tra gli altri Pier Luigi Castellano, Luca Miti e David Thorner e Nicola Bernardini. Nei circa venticinque minuti si sovrappongono diverse voci in un impasto sonoro estremamente denso. Si distingue la voce del padre di Curran che canta Ein Yiddische Mama, una donna che intona Sweet Besty from Pike, un'altra che cita La bambola di Nicoletta Strambelli. L'intero Canto esplora i 'variegati panorami di una strutturata improvvisazione corale' ed è in perfetta continuità con quello precedente dove all'improvvisazione corale si sostinuisce l'improvvisazione della voce sola, espanda o modificata dall'elettronica.
"Canti Illuminati" e' un lavoro di rara bellezza e importanza. Non solo perchè rende accessibili al pubblico più giovane materiali ormai introvabili su LP, ma anche perchè consente di dare, ad anni di distanza, un valore storico di ricerca a quest'opera. "Canti Illuminati" è, infatti, un'improvvisazione corale che nasce - e va intesa - in una serie di altre sperimentazioni della scena downtown americana, in particolare in alcuni lavori coevi di Pauline Oliveros, come Deep Listening, di Roberto Lanieri e David Hykes, fondatore dell'Harmonic Choir e particolare talento vocale.
Per chi volesse approfondire la prassi compositiva del primo Curran questa ristampa è di incredibile valore. Da accompagnare ad altri due capolavori dello stesso periodo, "Canti e vedute del giardino magnetico" e "Fiori chiari, fiori oscuri".
Da leggere tutto d'un fiato l'elenco di compositori, composizioni, luoghi, suoni (senza ordini in particolare) che sono diventati parte integrante di Curran. Qualcosa di ognuno di questi spira nelle sottili maglie dei suoi 'canti illuminati'. Una vera mappa [di] cult!
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