Autore disco: |
Dörner, Fuhler & Noetinger // No Spaghetti Edition |
Etichetta: |
Musica Genera (PL) // Sofa (N) |
Link: |
www.rwert.art.pl www.sofamusic.no |
Formato: |
CD // CD |
Anno di Pubblicazione: |
2004 // 2003 |
Titoli: |
1) Moov 2) Spot // 1) Soon, Too Soon 2) In Gasping Death 3) Micro Warehouse 4) Micro Luggage 5) Micro Control Journal 6) Mini Systems 7) Macro Photography 8) Macro Investors 9) Super Systems 10) Who Is Changing Placet 11) Super Positin 12) Super Opposition |
Durata: |
35:04 // 72:33 |
Con: |
Axel Dörner, Cor Fuhler, Jérôme Noetinger // Xavier Charles, Michel Doneda, Axel Dörner, Andrea Neumann, Rhodri Davies, Ivar Grydeland, Tonny Kluften, Ingar Zach |
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(grandi) realtà `periferiche` |
x e. g. (no ©) |
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Non ho deciso di accomunare questi due dischi in un`unica recensione soltanto perchè condividono la presenza del trombettista Axel Dörner, e neppure perchè si tratta di due lavori legati alla contemporaneità dell`improvvisazione, ma soprattutto per il motivo che ho acquistato entrambi in occasione di un concerto. La vendita dei dischi ai concerti, sicuramente favorita dalla poca voluminosità del CD, è un momento estremamente importante - consente un certo risparmio e crea un rapporto diretto fra pubblico e musicista - che va assumendo proporzioni considerevoli, soprattutto per quanto riguarda quelle musiche di nicchia, e quelle produzioni underground, che trovano una certa difficoltà a raggiungere gli appassionati attraverso una serie di canali `ufficiali` totalmente inadeguati, e inadeguabili, a quella che è la realtà odierna, così parcellizzata e diramata.
Una realtà che due etichette `periferiche` come la polacca Musica Genera e la norvegese Sofa rappresentano alla perfezione, nella sua frammentarietà e in una perdita di potere di quelli che fino a ieri erano i centri nevralgici nella produzione musicale indipendente. Fatto sta che le produzioni indipendenti più interessanti oggi non arrivano più da Stati Uniti e Inghilterra, bensì da Austria, Germania, Giappone, Australia, Italia... e da posti fino a ieri `dimenticati` come Portogallo, Grecia e, appunto, Polonia o Norvegia.
I due dischi non hanno eguale valore, pur contenendo entrambi dei momenti estremamente interessanti, ma questo non intacca minimamente nè le affermazioni precedenti nè il valore e l`importanza delle due etichette. “Moov Spot” contiene due improvvisazioni registrate il 22 Maggio 2003 durante il festival organizzato dalla stessa etichetta a Szczecin. Per quanto ne so si tratta dell`unica collaborazione fra i tre musicisti pubblicata su supporto, e quindi assume un valore particolare per gli appassionati e, soprattutto, per chi segue con assiduità la produzione dei tre artisti. Dörner, come di consueto, è impegnato con tromba e computer, mentre Noetinger, sempre più attivo in situazioni di tipo collettivo, nell`occasione sembra limitare il suo `tavolo` elettroacustico ad un registratore Revox B77. Il `terzo incomodo`, Cor Fuhler, è invece occupato con sintetizzatore analogico e `linguaphones`. Il musicista, molto attivo nella scena olandese, è noto come manipolatore di pianoforti e per aver creato un dispositivo, detto `keyolin`, basato su un violino suonato con l`aiuto di una tastiera, ma in questa occasione, purtroppo, non viene utilizzato nulla di tutto ciò. Il disco contiene degli spunti molto interessanti nel primo brano, soprattutto, mentre il secondo è più deficiente, ma anche più breve. L`impressione è che durante l`esecuzione live il trio abbia funzionato a meraviglia, mentre qualcosa va a perdersi in questa trasposizione su supporto. Comunque le parti più interessanti del primo brano valgono bene l`acquisto da parte di coloro che seguono con più fedeltà le vicende dei tre protagonisti.
Ogni riserva cade davanti a “Real Time Satellite Data”, terzo disco dell`ensemble aperto guidato dal percussionista Ingar Zach, dopo “Listen... And Tell Me What It Was” e “Pasta Variations”. Del percussionista norvegese si dicevano già ottime cose nella recensione al suo solo “Percussion Music”, non resta che rincarare la dose davanti a quello che è anche un ottimo organizzatore di formazioni sufficientemente corpose. E che formazione!... perchè tenere amalgamati tanti nomi di spicco, e tanti ego, è sicuramente ben più difficile del gestire un`orchestrina formata da mezze calzette. Ricco di soluzioni interessanti, bello nei suoni, sorprendente nella sua varietà , lontano dai formalismi, elegante nella sua sobrietà , volubile nei suoi sviluppi, magico nel suo essere vero, è il classico disco che speriamo di trovare tutte le volte che facciamo un acquisto in ambito di musica improvvisata. Assolutamente da recuperare.
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