Ristretto è l`etichetta gemella della storica Grain Of Sound e, seppure non ne abbiamo mai parlato, ha già un buon numero di pubblicazioni all`attivo. In un primo momento avevo pensato che il nuovo marchio sarebbe stato destinato ai dischi di breve durata, ma il recente “Orange Book” (quasi ¾ d`ora) spiazza inesorabilmente la mia supposizione.
Ma riserviamoci il `libro arancio` per dopo e iniziamo con “48”, la nuova brillante prova di quei @C che lodammo abbondantemente poco più di un anno fa, in occasione di un loro CD su Crónica. Si tratta di un unico titolo, diviso in cinque parti dai contorni indefinibili, ricco di soluzioni brillanti, un po` Autechre e un po` Ø. I due portoghesi, Lia si occupa esclusivamente della sezione visuale, hanno il dono di saper rendere interessante sia il piccolo particolare sia la struttura d`insieme. 48 inizia con suoni brevi, rarefatti, percussivi, graffiati, soffiati... suoni che vanno poi a organizzarsi in una struttura ripetitiva, ipnotica, improntata da una circolarità mutante, e ad essa si sovrappongono poi una melodia vellutata, quasi da flauto di pan, o uno sciabordare d`acqua, in un intreccio sempre più serrato e avvolgente. I @C, con questo piccolo gioiello, confermano di essere una delle realtà più stimolanti di questi anni.
Draftank è invece il progetto individuale di quel Nuno Moita che, per svariati motivi, è uno dei personaggi chiave della scena sperimentale lusitana. Attraverso la Grain Of Sound, e adesso anche attraverso la Ristretto, ha pubblicato un`ottima serie di CD, dando asilo precoce a talenti come tu m`, Sawako e Quiet American, ma la sua rilevanza trascende i ruoli del discografico o del musicista e trova ulteriore alimento in quello dell`organizzatore. I frutti del suo impegno in tal senso stanno nella rassegna “Sonic Scope”, giunta quest`anno alla quinta edizione, e nell`interessante rivista web “Sonic Scope Quarterly” (in formato PDF). Tutta quest`attività è condivisa, in linea di massima, con l`artista visuale João Vicente . Draftank è, sulla carta, il suo primo progetto personalizzato e, se non sbaglio, questa è la prima realizzazione sulla lunga distanza, dopo la partecipazione (accertata) ad una compilation a tema. “Orange Book” è un saggio di taglia e cuci, impressionante per l'impronta diversificata che l`autore riesce ad imprimere su ognuna delle undici piste. Il CD contiene anche una dodicesima traccia video per computer. Le confezioni sono ridotte all`osso, ma entrambi i dischi includono un file destinato alle immagini e alle note relative alle registrazioni. Sembra che la sperimentazione sia per i portoghesi alla stregua del baccalà , che dicono di poter cucinare in 365 modi diversi (366 negli anni bisestili).
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