Bastano poche parole per focalizzare questa ristampa che brilla come oro in una catasta di calcinacci. Warren `Baby` Dodds è il leggendario batterista di New Orleans che, stando ai sacri testi, ha inventato quei break percussivi evolutisi in seguito fino all`emancipazione completa della batteria, avvenuta per mano di musicisti come Max Roach, Milford Graves e Han Bennink. In questa ristampa, per la `Unheard Music Series` della Atavistic, non sono rappresentati gli anni ruggenti del batterista, ma alcune registrazioni tardive effettuate per il catalogo dell`etichetta Folkways. Per l`esattezza vengono riproposti un 10” registrato nel 1946 - con il solo Dodds che spiega, a parole e con esempi pratici, l`uso della batteria nei gruppi in stile New Orleans - e un 12” registrato nel 1954 con, un lato a testa, la Laneville-Johnson Union Brass Band e la Lapsey Band. Se la prima parte del CD è interessante per comprendere uno stile che ha avuto così tanti, e illustri, proseliti, la seconda parte è ancor più interessante perchè ci trasporta in quelle che erano le atmosfere del jazz primitivo, quello anteriore alle innovazioni ritmiche di cui abbiamo detto e che non si chiamava neppure jazz, e vede il batterista viaggiare armato di un'unica grancassa tenuta a tracolla. Siamo ai primordi della musica afroamericana di New Orleans, quelli delle brass band e delle loro orge sonore, dei carnevali e dei funerali, dei bordelli e delle sbornie collettive. Sono i rituali africani che rivivono nelle marce militari ed è il lamento degli schiavi che rivive in quelle funebri. Si tratta di una musica `grezza`, incomprensibile per le sensibili orecchie dei bianchi che, come spesso accade di fronte all`indecifrabile, attuarono delle misure repressive sfociate in vere e proprie leggi razziali di segregazione. Ascoltate questo disco per capire da dove viene la musica nera più innovativa, soprattutto quella di Albert Ayler... altro che cristi!
I brani presenti sono in realtà 25, e non 28 come riportato nell`elenco di copertina, ma non essendo in possesso delle storiche copie in vinile mi riesce difficile decifrare dove sta l'icongruenza, anche se tutto fa pensare a qualche titolo dell`ultima parte erroneamente sdoppiato (potrebbe essere, per esempio, un The Ship Is Over The Ocean, Mama Don`t You Tear My Clothes diventato The Ship Is Over The Ocean e Mama Don`t You Tear My Clothes), però non ci metterei una mano sul fuoco.
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