Alcuni grandi nomi della prima generazione di minimalisti hanno da tempo abbandonato il rigore matematico dei loro primi lavori in favore di più pastose e suadenti sonorità ; fortunatamente è confortante vedere che c`è ancora qualcuno che ha la voglia di lavorare su musiche che ruotano attorno a otto note ripetute continuativamente. E` questo il caso di Tom Johnson -americano (Colorado classe 1939) residente a Parigi dal 1983 - musicista che da sempre opera su forme semplici, scale limitate e materiali generalmente minimali e minimizzati, procedendo però in forma più `logica` di altri minimalisti, usando cioè formule, permutazioni e sequenze. “Kientzy Plays Johnson” (Pogus, 2004) contiene quattro composizioni di Johnson per sassofono, scritte per e interpretate dal sassofonista francese Daniel Kientzy assistito da Reina Portuondo.
Kientzy Loops è un perfetto esempio di melodia che ruota attorno ad otto note ripetute continuativamente di sfondo. Il loop d`accompagnamento è un mix di sei sassofoni (alto) che suonano ininterrottamente una `self-replicant melody` a velocità differenti, mentre la linea principale è interpretata da Kientzy (alto, e una sezione al baritono) che suona ogni tre, cinque, oppure ogni nove note del `loop`. L`esito è la linea originale in tre diversi tempi. Il pezzo - insignito anche di premio - è da assaporare senza soluzione di continuità , più volte, perchè la sua poetica sia davvero chiara e assimilata. Tortue de Mer, è una trasposizione in note di uno studio compiuto dal matematico francese Marc Chemillier sui disegni geometrici lasciati sulla sabbia dalle tartarughe marine dell`isola Vanuatu. Kientzy al sassofono contrabbasso interpreta una sola linea con 103 variazioni. Tre minuti e tre secondi sinuosamente perfetti, come le creature del mare a cui si ispira. Narayana`s Cows, ispirato alle teorie di un matematico indiano del quattordicesimo secolo, è stato scritto su tre linee melodiche. Originariamente il brano era stato composto per trio di sassofoni, basso e chitarra, ma la scelta di adattare il pezzo ad un sassofono `multi-tracked`, unita senz`altro all`ascendente di Kientzy - che qui interpreta la melodia con tre sassofoni sopranini all`unisono sovraincisi, la linea di basso con tre contrabbassi e il `drone` con tre alti - crea sonorità di una potenza unica. Johnson legge alcuni segmenti che illustrano un problema matematico (Narayana`s Cow del titolo) che servono a spiegare come si evolve la composizione che si sta ascoltando. Gli ultimi quattro pezzi formano Infinite Melodies un lavoro scritto nel 1986 la cui musica segue una sequenza logica che richiede che ciascuna frase sia più lunga della precedente, `reaching out toward infinity`. Dal momento che le quattro melodie sono pezzi indipendenti, non è necessario che siano suonati nella sequenza data. In questo caso, infatti, Kientzy ha ordinato la sua sequenza in base alla durata (dalla più breve alla più lunga melodia), terminando dunque con Infinite Melody nr. I, un pezzo che contiene silenzi sempre più lunghi e dilatati. Kientzy e Johnson affogano, anzi, in un lungo, interminabile silenzio che sembra dissolversi nello spazio vuoto lasciato dalla musica nel momento in cui termina...Dissolvenza magica.
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