Timidamente anche il formato DVD sta uscendo allo scoperto per quanto riguarda il veicolare le uscite ufficiali in ambito musicale: non sto parlando di raccolte, retrospettive, live show o video-grafie, di cui ormai ce ne sono a migliaia, ma proprio di dischi inediti, quelli cioè che di solito vengono pubblicati nel più abbordabile formato CD. Un paio di anni fa ci fu l`esperimento dei Rechenzentrum che però distribuivano anche la versione `normale` in CD del loro “Director`s Cut”. Questo “Backscatter” di Robin Fox è, se non il primo, uno dei primi album ad essere pubblicati esclusivamente in formato DVD; se scegliere di diffondere il proprio lavoro solo in un formato ancora non completamente diffuso come il DVD, può essere un suicidio commerciale, da un altro punto di vista la scelta diviene obbligata se non si vuole snaturare l`opera così come concepita nella sua totalità . Da lodare due volte questa iniziativa se si considera anche che questo è il primo disco in solo di Robin Fox, ed è quindi più che una scommessa. Fox, australiano, ha già dato vita ad una collaborazione interessantissima con Anthony Pateras nel 2003, sempre per la Synesthesia, e recentemente ha preso parte al collettivo Beta Erko, folle esperimento tra hip hop, elettronica e forma canzone (su cui torneremo); chi ha avuto la fortuna di assistere al Netmage di Bologna, lo scorso inverno, occasione in cui hanno suscitato tra l`altro l`interesse dei Sinistri, ha già potuto vederlo all`opera.
Venendo all`opera in questione: cosa giustifica la pubblicazione di un DVD?
Nient`altro che l`intento di rappresentare graficamente dei suoni elettronici creati apposta per un oscilloscopio in modo tale da rendere le immagini contestuali all`ascolto; una versione moderna dell`optical art in cui l`autore gioca con l`ascoltatore/osservatore creando forti suggestioni e movimenti che amplificano i limiti della percezione umana.
Quella dell`oscilloscopio è chiaramente solo una scusa per la rappresentazione grafica e sonora di molteplici universi; il disco è infatti composto da dieci invenzioni che ti sprofondano negli angoli più disparati del cosmo. Quella di Fox è davvero una musica dello spazio; dà corpo alle meraviglie del universo, sviluppando comunicazioni aliene nell`intento di ricercare nuove forme di vita. La sua musica parte sempre da una cellula primaria e via via si espande come una super nova, collassa in un buco nero, viaggia a velocità della luce, disegna orbite regolari e si perde in salti temporali. L`elettronica digitale dell`australiano procede in maniera circolare e a spirale, in crescendo e con traiettorie multi-direzionali e frenetiche.
Parliamoci chiaro: ascoltare questa musica con il sussidio delle infinite soluzioni grafiche che la supportano aggiunge qualcosa in più ed è per questo che Fox con “Backscatter” ridefinisce il percorso dell`elettronica digitale, in modo del tutto convincente. Non è certo una novità assoluta: tanto per far un esempio anche i Pan Sonic dal vivo fanno una cosa del genere. La peculiarità di questo DVD sta appunto nel sopperire e/o nell`estrinsecarsi dall`elemento performativo, inglobandolo.
Il formato DVD si spinge dove il CD e il vinile non possono più far niente. In alcune occasioni, come questa, arriva ad essere addirittura indispensabile. Che sia questo il futuro della musica è presto per dirlo: alla fin fine sono sempre le logiche di mercato a condizionare gli sviluppi della tecnologia e le abitudini degli uomini.
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