“Soft left onto westland” dell`artista Boris Hauf (attualmente membro del quintetto EFZEG, collaboratore dei Tv Pow e con all`attivo una caterva di dischi realizzati insieme ad eminenti esponenti della scena avant), pubblicato dall`etichetta Mosz, ormai patria per tutti i transfughi del circuito avant e improvvisativi, conferma l`andazzo che vuole l`etichetta austriaca completamente sposata ad una forma di elettronica `pop`, diventando quasi un`isola felice per tutti coloro che, partendo da lidi anche opposti, hanno deciso di cimentarsi con la materia in questione. Ecco perchè vi consigliamo di seguirne sempre con attenzione, al di là anche dei risultati che comunque fino adesso non sono mai stati deludenti; l`interesse, dato i presupposti, non può che essere sempre vivo. Venendo al disco in particolare, Boris Hauf fa tutto da solo con pc e una miriade di samples, a parte un piccolo contributo (si limita a parlare) di David Byrne (nientedimeno!) in waste management business e un altro di Mark Stevens in dust (ma non si capisce bene cosa faccia). Le istanze avant sono quasi azzerate, riaffiorando solo in piccoli frangenti (vedi il già citato pezzo con Byrne) comunque affogati in bip e microsuoni melodici. E` forte infatti l`elemento pop in questo disco: trucker`s hitch e kimberley jones` dancers and the 8 movie stars who worked in a gas station or garage sembrano uscite dalle mani delle Blectum From Blechdom; pezzi invece come annie`s little tin devils, put the man back in romance e tacoma narrows bridge sembrano presi dal catalogo Warp e spolpati all`inverosimile; in altri, vedi gerry, prevale l`amore per l`ambient. Non male.
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