Recensendo “Blinks”, lavoro a quattro mani di Müller e Kahn, azzardavo una traduzione del termine in ammiccamenti, e l`ammicco è il classico segnale con cui i compagni si scambiano le informazioni nella partita della briscola a quattro. E questi due dischi possono essere intesi proprio come una briscola giocata a distanza, con le due coppie (Müller - Kahn e Lescalleet - Steinbrüchel) tese a cambiare ed a personalizzare la simbologia degli ammicchi per confondere gli avversari.
Scrivevo anche di convergenze e analogie fra i due batteristi; ed ecco che, puntuale, giunge l`occasione per riscontrare le differenze, dal momento che i CD qui recensiti li ritraggono in condizioni simili (cioè a confronto con un manipolatore elettro-elettronico). Condizioni, badate bene, simili e non eguali: innanzi tutto è diversa la figura del collaboratore, poi il disco di Kahn è stato registrato in un`unica data mentre l`altro è un assemblaggio di materiale proveniente da concerti diversi e, infine, “Red Room” è stato registrato in presa diretta mentre in “Perspectives” le registrazioni live hanno subito un`attenta opera di revisione a posteriori.
Ma quest`ultima particolarità , cioè l`utilizzo di materiale grezzo o una sua parziale rielaborazione, vanno già a costituire una differenziazione nel metodo di lavoro dei due. Il divario maggiore sta comunque nella dinamicità di Müller, contrapposta ad una (e)staticità che va sempre di più contraddistinguendo l`opera di Kahn. Già i titoli, indipendentemente dalle motivazioni che li hanno dettati, riflettono questa divergenza d`intenti: rinchiudersi all`interno di una `stanza rossa`, da una parte, e aprirsi allo scenario dettato dalle prospettive geometriche, dall`altra. Claustrofobia contraddistinta da tinte estremamente fosche, da un lato, e dall`altro una linea di fuga che esplode verso l`infinito. L`esperienza di Kahn tende a condensarsi, a bruciare nell`attimo della creazione, a creare una saldatura indissolubile fra il suo mood e quello degli eventuali collaboratori, laddove Müller cerca invece aperture, com`è già successo in alcuni suoi dischi recenti e come avviene in “Perspectives” (dove tutte le registrazioni vengono presentate in doppia veste: quella creata loro dall`editing di Steinbrüchel e quella creata invece dall`editing di Müller). La mirabile convergenza e l`altrettanto mirabile equilibrio raggiunti dai due in occasione del loro incontro artistico, alla luce di queste registrazioni, assume così un valore ancor più pregevole.
Nell`ultimo brano di “Perspectives” al tandem Müller - Steinbrüchel si aggiunge un terzo elemento, Hervè Boghossian, che è responsabile pure dell`aggiustamento definitivo dato al brano in fase di post-produzione.
L`acquisto dei due CD è vivamente consigliato a chi ha apprezzato “Blinks” o i concerti italiani dei due batteristi.
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