I fratelli gemelli Béchir e Mohammed Gharbi, oud e violino, fanno parte di quella cerchia di musicisti che ha recentemente collaborato con L`Enfance Rouge. Questa pubblicazione tunisina, che li vede sostenuti dai percussionisti Lotfi Soua e Nasred-Dine Echebli, ci offre l`opportunità di valutarne le grandi qualità in contesti che gli sono particolarmente congeniali, quali gli schemi improvvisativi della musica araba. Dalla tradizione sufi a quella arabo-andalusa, i due attraversano in trasversale secoli di storia e di espansione culturale, e vorrei invitare all'ascolto soprattutto coloro che, ne conosco molti, si arrovellano per dimostrare una presunta monotonia e una scarsa fantasia di questo tipo di musica. Le note, in francese, inglese e arabo, sono accuratissime e, oltre a un ritratto artistico dei due gemelli, contengono anche un breve sunto critico sul disco, con appunti sulla genesi e sulla strutturazione dei singoli brani. Non si può certo dire che io abbia dimestichezza con la musica araba e, di conseguenza, il mio giudizio rischia di peccare in approssimazione, cosicchè qualche vero esperto leggendo queste righe potrebbe addirittura bacchettarmi, ma credo che i nostri lettori abbiano con l'argomento un'intimità altrettanto scarsa, e per tale motivo il mio giudizio può comunque considerarsi valido seppure viziato da tali difetti di fondo. Non mi permetterò dunque di affermare che “Khawa'ter” è una pietra miliare della musica araba o il miglior disco del genere che potete trovare in circolazione, ma posso ben dire che il suo ascolto ha avuto su di me lo stesso effetto di una boccata d'aria fresca e pulita dopo una giornata passata nel quartiere più inquinato e industriale di una grande città .
Se siete interessati all`acquisto del CD scrivete a Jacopo Andreini, che ne cura personalmente la distribuzione in Italia, all`indirizzo riportato sopra.
|