I The white mega giant sono tre ragazzi di Padova e suonano il Post-rock più classico che possa venirvi in mente, quello fatto di suoni rarefatti, costruzioni in crescendo, atmosfere eteree e quantaltro in cinque brani tassativamente strumentali. E lo fanno proprio bene.
Ascoltando questo disco la prima cosa che viene in mente è la luce, e come questa sia soggette a continue mutazioni e variabili nel suo manifestarsi. Le note si muovono come fasci luminosi dando a tutto il disco una sensazione dolce e rilassata, intima e gradevole.
La capacità di questo trio di creare la giusta atmosfera sonora si evidenzia nella leggerezza con cui giungono i momenti di classica esplosione epica tipici del genere che arrivano all`ascoltatore con una sorta di grazia tale da evitare sussulti, lasciandolo nel gusto del pacifico ascolto del brano.
La forza di “Antimacchina” risiede quindi nella capacità di proporre questo genere di post-rock evitando banalità e noia, andando invece a proporre brani suadenti dal grande fascino, senza rinunciare a ottime scelte di composizione.
Quello dei Thw white mega giant è un ottimo esordio, e di sicuro un nome da tenere d`occhio.
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