Charlie Morrow, bombetta in testa, sembra un personaggio sopravvissuto all'America di fine Ottocento - inizio Novecento. Nulla di più falso, chè se Novecento dev'essere comunque il raggio d'azione del musicista si colloca nella seconda metà di quel secolo.
Oppure potrebbe essere il protagonista principale del film "Oltre il giardino". E ancora nulla di più falso, chè le tracce da lui lasciate nel pentagramma sono tutto all'infuori di quelle che potrebbe lasciare un sempliciotto.
Fin dai primi anni '60 Morrow fu infatti attivo come trombettista e come sperimentatore a fianco di alcuni importanti protagonisti del primo minimalismo (James Tenney), ma anche in ambiti più prossimi alla musica rock, come nel caso dei Rascals di "Freedom Suite".
Questa raccolta, addirittura tripla, mette ordine nella sua opera presentando al pubblico disco-dipendente alcune delle sue composizioni più significative.
Fra le più interessanti ci sono due studi concreti sul canto di vari uccelli presenti in Central Park, un collage su Marilyn Monroe creato con documenti sonori di repertorio, un Vocalise estratto da un'opera radiofonica ben più corposa, un Gabrieli (musicista del rinascimento veneziano molto rispettato dai minimalisti) visto alla moviola, due Wave Music, rispettivamente per 30 arpe e per 40 violoncelli, e il gioco ad incastri finale, a base di music box e suonerie d'orologio.
Ma il pezzo forte del triplo CD, tanto da renderlo imperdibile, è Book of Hours of Catherine of Cleves dove, in celebrazione di una serie di miniature targate 1540, Morrow si sbizzarrisce con suoni concreti, vocalità liturgiche, flash rinascimentali, a solo di tromba e suoni di campane. Un piccolo capolavoro (per così dire, chè dura quasi un'ora) in qualche modo paragonabile ai "Quadri" di Musorgskij.
Un plauso a Phil Niblock che, con la sua XI Records, oltre a dare spazio a numerosi nuovi talenti si occupa anche di sottrarre alla polvere l'opera di alcuni sfigati che non andrebbero dimenticati per nessuna ragione al mondo.
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