Per la prima uscita della neonata serie 'Micro Cosmos' della validissima etichetta Fratto9 Under the Sky, il barbuto Gianmaria Aprile (musicista nei Luminance Ratio e negli Ultraviolet Makes Me Sick che non manca di mostrarsi nel booklet del CD in uno scatto ormai 'classico' e molto riuscito) sceglie il giovane Alberto Boccardi, per noi ascoltatori di Sands un nome del tutto nuovo, ma con all'attivo già diverse interessanti collaborazioni nel campo della danza e dell'arte plastica. Sono forse state queste frequentazioni variegate a portarlo verso un disco dall'andamento imprevedibile e a tratti forse un po' sconnesso. L'inizio marziale richiama quasi certi dischi dark/EBM con le sue percussioni elettroniche e i chitarroni, mentre poi lo sviluppo ci trascina in atmosfere tenui più vicine all'elettronica di stampo Type. Si prosegue così, tra la bella voce di Cinzia Delorenzi in alcuni pezzi cantati o parlati (che al di là dell'inglese vagamente italianizzato riportano alle canzoni più rarefatte dei primi Lamb), altre cavalcate elettroniche, sperimentazioni chitarristiche in odor di droni (non lontane dal nostro Fabio Orsi) e perfino un finale noise dove le distorsioni accompagnano l'ascoltatore all'uscita. Questo tipo di varietà può avere una connotazione positiva e riportare in parte ai primi splendidi dischi dei Piano Magic (tipo "Popular Mechanics"), oppure scadere in un troppo sconnesso assemblaggio di sonorità disparate. Alla fine prevale la sensazione di trovarci di fronte a una via di mezzo, che forse può funzionare molto meglio dal vivo, e che se nei prossimi lavori saprà prendere una direzione più precisa potrà portare a qualcosa di grande. Nel frattempo, attendiamo molto fiduciosi.
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