Autore disco: |
Ela Orleans // Ela Orleans // Ela Orleans / Dirty Beaches |
Etichetta: |
La station radar / Atelier Ciseaux (F) // Clan Destine Records (GB) // La station radar / Atelier Ciseaux (F) |
Link: |
www.lastationradar.com www.atelierciseaux.com clandestinerecords.bigcartel.com/ |
Formato: |
LP |
Anno di Pubblicazione: |
2011 |
Titoli: |
1) Black And White Flight 2) Mars Is Heaven. Part One 3) Planet Mars 4) Take My Hand 5) Mars Is Heaven. Part Two 6) Into The Woods 7) Falling 8) Wonderful Us // 1) Apparatus 2) Window Smoker 3) Night Ride (Part One) 4) Voices (Part One) 5) Axon Terminal 6) Living World 7) 5-HTTLPR 8) My Friend Angel 9) Falling 10) Walkingman 11) Three Stages Of Sleep 12) Night Ride (Part Two) 13) Voices (Part Two) 14) Safeguard Action 15) synapse Dive 16) Polygraph // 1) Tides And Shadows 2) Neverend 3) Somewhere 4) Vertigo 5) In The Night 6) I Know / 1) God Speed 2) Crosses 3) Death Valley 4) Don`t Let The Devil Find You 5) L Train 6) A Train |
Durata: |
38`-40` ca x LP |
Con: |
Ela Orleans, Phil Franklin, John Martin Widger, Mike Hunchback // Ela Orleans, Rafal Detkos, Mariusz // Ela Orleans, Wende K. Blass / Alex Zhang Hungtai |
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da acquistare in blocco |
x e. g. (no ©) |
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Ammaliante, come il gusto delle cose antiche... però viste con occhio del XXI secolo. Un giardino botanico filmato con un telefonino cellulare o fotografato con una macchinetta digitale. Lomoriprese artefattate dallo specchio che nasconde le meraviglie di quel giardino. E attraversato lo specchio muoversi circospetti, lasciando cadere a terra bottoni, come Pollicino, per paura di perdersi fra l`oleandro, le rose, il leone e il baobab, mentre un vento dell`est porta con se storie poco quotidiane, insieme a una pioggerellina di marzo che ha sbagliato stagione e batte cristallina nel vetro del lucernario rompendo il silenzio di quel luogo e mescolandosi al canto magico dei merli e degli usignoli. Poi smarrirsi in due occhi, troppo grandi per essere veri, e nuotare in quei mari di cristallo, insieme ad Alice, al Conte Paul, a Jean Pier, a Olivier, al Cappellaio Matto, al cugino Roberto, a Crista che, vista l`occasione, non può mancare. Nuotare e sognare di miraggi futuribili e pianeti sconosciuti, dei gemelli parlanti (Davide e Riccardo) che ci insegnano il ritmo, e di fratello Francesco che ci insegna la quiete. Sì, perchè oltre il lucernario si vede la nuda roccia, la terra colonizzata da Frate Silenzio e la foresta incantata che la circonda. Senonché, seguendo questi sentieri disegnati fra rami di corallo, da un anfratto vedi sbucare nonno Elvis che ancheggia e fa l`occhiolino. E doloroso fu il ritorno alla realtà ... ch`è bellissimo perdersi in questo incantesimo.
Direte voi: «ma cosa blatera questo cazzone, perchè non parla di musica?». Giusta sarebbe l`osservazione, se solo questa fosse musica, ma questa non è musica... è pura magia. D`altra parte il lettore più intransigente può cercare le recensioni che ho stilato per i precedenti dischi di tanto incantevole creatura.
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