L`avevamo già ascoltata maneggiare il suo guqin nella splendida “cerimonia del the” licenziata pochi mesi fa sempre da EnT-T, ottima label israeliana attenta ai suoni provenienti dalla Cina, e la ritroviamo qui da sola, in mezzo al silenzio, a regalarci un disco forse non facilissimo ma bellissimo e quasi commovente. Si tratta di Wu Na, graziosa e giovane nonchè virtuosa di questo strumento verticale a corda dal suono molto secco e `legnoso`, simile per certi versi ad una chitarra ma per altri dotato di una timbrica unica. Giova al disco anche una registrazione semi-live che permette agli armonici di librarsi nello spazio buio, rifrangersi sulle pareti e tornare alle nostre orecchie per deliziarle. Certo non è per tutti un disco di 45 minuti di assolo di questo arnese arcano, ma non immaginatevi un Joe Satriani nè Derek Bailey... difficile trovare paragoni nel `nostro mondo occidentale`, sebbene non in pochi tratti affiorino delle radici blues che sorprendono e al tempo stesso non fanno altro che aggiungere valore alle sei tracce (dalla durata variabilissima) di questo CD. Altri riferimenti potrebbero andare alla musica contemporanea, ma meglio sfuggire qualunque paragone e semplicemente ascoltare. Consigliato sia per il sottofondo ad una cena romantica che per un ascolto maniacalmente attento a dettagli timbrici, ritmici e tecnici, soprattutto dei silenzi tra una nota e l`altra. John Cage avrebbe apprezzato.
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