Autore disco: |
Nico Huijbreghts |
Etichetta: |
Vindu Music (NE) |
Link: |
www.nicohuijbreghts.nl |
Formato: |
2CD |
Anno di Pubblicazione: |
2012 |
Titoli: |
1) Two Little Fox Light 2) Two Quinuclidonium Tetrafluoroborate 3) Tourmaline Pillow Fight 4) Took You So Long 5) Toothache Bluebird 6) Tuktuk Touring Tune 7) Tooting Tube Lullaby 8) Toovaloo Turtle Twist 9) Tookoolito Tale 10) Toupée Tourist 11) Twopenny Hangover Nightmare 12) Too Much Tuna In My Tub // 1) Tomorrow Will Care For Itself 2) To Lose Low Trek`s Pycnodysostosis Toes 3) Toodle-oo-oo 4) Two Better Hemispheres 5) Too Now Now Moo 6) Tubruk Coffee Jive 7) Toothful Of Truth 8) Twofaced Dualistic Belly Dance Dub 9) Towards The Rose Garden 10) Twosome Dual Dirt 11) Toucan Dance 12) Touzalinia Belladonna |
Durata: |
32:59 + 34:01 |
Con: |
Nico Huijbregts, Simin Tander, Laia Genc, Mete Erker, Bram Stadhouders, Jasper Stadhouders, Dion Nijland |
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mici-dial-oghi serrati |
x e. g. (no ©) |
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Ci imbattemmo nel pianista olandese Nico Huijbregts qualche tempo fa quando recensimmo il disco del quartetto Premier Roeles (“Ka Da Ver”), e mo` eccolo di nuovo sul nostro lettore con questo eccelso disco pubblicato a suo nome. In realtà il disco non è a suo nome, in quanto nella confezione appare solo il titolo, “Dialogue Dreams”, mentre nei dischetti c`è anche un non meglio specificato «a necessarye coniunction», ma comunque la sua è l`unica firma ad apparire in calce accanto al titolo di tutti i 24 brani. Dunque l`idea è quella ormai assodata della spersonalizzazione dell`opera, anche se l`arcano è facile da svelare attraverso le suddette firme (e attraverso le meticolose note riportate nel sito della casa editrice): è presto fatta a capire che si tratta di 24 duetti fra il pianoforte di Huijbregts e la voce di Simin Tander (3, 9, 11-1 e 4,-2), il sax tenore di Mete Erker (1, 7-1), il contrabbasso di Dion Nijland (8-1 e 1, 3, 7, 8, 11-2), il pianoforte di Laia Genc (5-1 e12-2) e le chitarre elettrica e acustica dei fratelli Jasper e Bram Stadhouders (2, 10, 12-1 e 2, 10-2 il primo e 4, 6-1 e 6, 9-2 il secondo).
La ragione principale è quella dell'avant jazz olandese, quello che alla tradizione locale può affiancare strie di new thing-rosè alla Carla Bley (Laia Genc ha Ida Lupino fra i suoi cavalli di battaglia) sia rantoli rock-rumoristi alla Ex (i fratelli Stadhouders si sono fatti le ossa suonando Purple Haze).
Non si può dire che si tratti proprio di sperimentazione e neppure di cose mai sentite in precedenza, ma questi dialoghi conquistano ascolto dopo ascolto e per la loro bellezza e per la varietà di 24 piste nelle quali i musicisti coinvolti non tendono mai a ripetersi.
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