Autore disco: |
Pedro Carneiro |
Etichetta: |
SIRR.ecords (P) |
Link: |
www.sirr-ecords.com |
Formato: |
2 CD |
Anno di Pubblicazione: |
2007 |
Titoli: |
Solo Marimba Improvisations: 1) For Brandon Labelle: corale, appena sentito 2) For Ralf Wehowsky: ossessivo, (s)balzato, con fantasia 3) For Stephan Mathieu: tremolo, articolato, tumultuoso 4) For Ivan Franco: pensierosamente, parlato 5) For Convolution Brothers: intuitivo, caotico-disintegrazione 6) For João Pedro Oliveira: marcato assai, scherzo, instabile 7) For Cristian Vogel: glissando, palpabile 8) For Chris Brown: ostinato, meccanico, duro 9) For Andrè Sier: sogno, quodlibet / Transgressions: 1) Termites 2) In Gespannter Erwartung 3) Viaje Sin Maleta 4) Sogno (Wool Hack) 5) Fugue For Wood 6) Space Marimba 7) Supplement 8) Carneiro Fights Da Dark Byte Bot 9) Untitled Marimba Piece (Air Above Mountains) |
Durata: |
74:23 / 74:45 |
Con: |
Pedro Carneiro / Convolution Brothers, Ralf Wehowsky, Cristian Vogel, Andrè Sier, Chris Brown, João Pedro Oliveira, Brandon Labelle, Ivan Franco, Stephan Mathieu |
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il buon giorno si vede dal mattino |
x e. g. (no ©) |
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Mi ero già occupato del percussionista portoghese Pedro Carneiro recensendo un CD/DVD nel quale reinterpretava alcune composizioni di Xenakis. Si era trattato di una circostanza fortuita, dal momento che avevo comprato quel CD/DVD soprattutto perchè era inciso in entrambi i lati, su un lato c'era la parte CD e sull'altro quella DVD, ed io ho una vera e propria fissa per quanto riguarda le varie forme possibili del supporto. Pensate voi lo stupore nel ritrovare il suo nome nel catalogo di una delle mie etichette preferite!?!! E` una di quelle coincidenze che non sono mai riuscito a capire da quale legge vengono regolate; perchè la presenza di Pedro Carneiro su SIRR.ecords non è affatto una cosa scontata, come potrebbe esserlo un CD dei Polvere pubblicato su Die Schachtel, ma è addirittura un evento a bassissima probabilità , dal momento che il percussionista agisce nell'ambito della musica contemporanea accademica mentre l'etichetta si occupa essenzialmente di musica concreta, elettronica ed elettroacustica. Viene quindi da pensare che dietro alla concezione del disco, ancor più dello stesso Carneiro, ci sia lo zampino dei responsabili della SIRR.ecords. L'idea che sta alla base del doppio CD è semplice, e sicuramente non nuova, ma la realizzazione è veramente di fattura superiore alla norma: Carneiro ha improvvisato 9 episodi sulla marimba dedicandoli ad altrettanti artisti di area sperimentale-elettronica (di ognuno dei quali ha cercato di interpretare il mood sonoro), ed ognuno dei 9 beneficiari ha in seguito rielaborato il brano a lui dedicato fino ad ottenere un risultato completamente autonomo dal menu di base. In pratica si tratta di un CD affiancato da un secondo CD con quelli che solo qualche anno fa venivano definiti come remix. Oggi tale termine viene utilizzato sempre di meno, dal momento che questo tipo di lavori si spinge spesso ben oltre quella che possiamo considerare come una semplice operazione di remixaggio. Potremmo ben usare i termini ristrutturazione, rifacimento o riorganizzazione, dal momento che viene svolto effettivamente un lavoro di questo tipo, con interventi che possono essere più o meno conservativi sia a livello di architettura sia a livello dei materiali utilizzati. Al proposito ognuno degli artisti coinvolti specifica in breve, nelle note di copertina, il tipo e lo spirito del suo intervento.
I vecchi proverbi solitamente sono emerite cazzate e succede di frequente che una splendido mattino si trasformi in una giornata di merda, ma in questo caso è proprio vero che 'il buon giorno si vede dal mattino', e per più di un motivo.
Il brano che apre le 9 improvvisazioni di Carneiro è veramente splendido, con lo strumentista che `accarezza` i tasti lignei della marimba (si tratta di quella con i risuonatori in metallo) ottenendone suoni ovattati e sottili linee di risonanza, e di fronte a tanta bellezza anche un manipolatore estremo come Brandon Labelle si è limitato ad una ristrutturazione di tipo sostanzialmente conservativo. Ma For Brandon Labelle è soltanto la porta celeste che si apre su altre otto meraviglie, ed è davvero stupefacente seguire le evoluzioni del percussionista che gioca con i volumi e con i glissando, con le tonalità e con gli spazi vuoti, con i contrasti fra chiaro e scuro, muovendosi con la leggerezza di una libellula a fior d`acqua per dare vita a brevi cicli sonori tanto scarni quanto ricchi di succosi particolari.
Ma il buon giorno si vede dal mattino anche perchè queste 9 gemme fanno da contraltare ad un secondo CD di rifacimenti altrettanto ben riusciti. Innanzi tutto è evidente l`ampio spettro estetico coperto dai partecipanti, e dovreste conoscere abbastanza bene sia la musica di Cristian Vogel sia quella di Ralf Wehowsky tanto da comprendere cosa intendo dire senza bisogno di ulteriori precisazioni. Un secondo punto a favore sta in un giusto equilibrio fra nomi più e meno conosciuti, i secondi per me sono rappresentati dagli statunitensi Convolution Brothers (Miller Puckette, Cort Lippe e Zack Settel) e dai portoghesi Ivan Franco e Andrè Sier, giusto equilibrio che si ripropone anche nella ripartizione fra artisti portoghesi e non portoghesi. E le notizie più sorprendenti, come sempre in questi casi, arrivano proprio dagli artisti meno conosciuti. Non voglio affatto insinuare che il brano di Wehowsky non sia valido, tutt`altro, chè il suo rifacimento assolutamente non conservativo (è impossibile riconoscervi l'improvvisazione di Carneiro) e fatto di suoni tremuli e dissonanti che ronzano sopra un cupo fondale industrial è ottimo, solo che non è niente di più o di diverso da quanto potremmo aspettarci. I Convolution Brothers, invece, giocano di sorpresa liquefacendo e prosciugando i suoni, e restituendo infine un surrogato surreale suzzo e saturo di legnosità sintetica. Più conservativi appaiono gli interventi dei due portoghesi: Franco parte da una base di suoni lunghi e li modella in autentichi schizzi di melodia, quasi in una ripresa al rallentatore, mentre Sier cristallizza i suoni tirando fuori un'anima metallica dagli scarni e rutilanti battiti di partenza, in un gioco di moltiplicazione, come se si trovasse in una camera d`eco, e in una specie di escalation accelerante. L`altro portoghese (João Pedro Oliveira) appartiene ad una generazione più storica, un suo brano compariva anche nella “Antologia De Musica Electronica Portuguesa” curata da Rafael Toral, e lascia intendere la sua provenienza con un classico esempio di musica spaziale. Sono rimasti fuori quelle che, a mio parere, sono gli esempi di riorganizzazione migliori. Stephan Mathieu chiude il disco con un continuum para-organistico. Cristian Vogel, abbastanza diverso dal musicista che m`è noto, all`inizio è come se strappasse i suoni della marimba a lembi, salvo terminare con una specie di colonna sonora per spazi psico-subacquei, quasi in un viaggio a ritroso dalle lacerazioni della nascita alla vita negli interstizi amniotici. Chris Brown (ce ne siamo già occupati almeno in una recensione) è un musico veramente straordinario, e in quelle che lui indica come `fughe` interpreta al meglio il concetto `trasgressione improbabile` attraverso una ristrutturazione creativa che va a parare in tutt`altre forme rispetto all`edificazione originaria, cioè utilizza tutti i materiali fornitegli da Carneiro per fare quello che cazzo gli pare (naturalmente attraverso un trattamento digitale).
Un gran bel disco.
E se è vero che nel caso della SIRR.ecords il bel giorno si vede davvero dal mattino c`è molto da sperare anche per gli altri due CD, “Three Rooms” di Steve Peters e “Chasms” di Anthony Pateras, usciti quasi in concomitanza con "Improbable Transgressions" e dei quali ci occuperemo a breve.
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