Autore disco: |
Anna-Kajsa Holmberg, Luca Serrapiglio, Nicola Guazzaloca & Andrea Serrapiglio |
Etichetta: |
Amirani Records (I) |
Link: |
www.amiranirecords.com |
Formato: |
CD |
Anno di Pubblicazione: |
2006 |
Titoli: |
1) Hej hipp 2) Läkarekonsten 3) Aller e re 4) Ack Högaste Himmel 5) Kväller är i Tuna 6) Samsingen 7) Väntat haver Jag 8) Hej hipp rmx |
Durata: |
32:48 |
Con: |
Anna-Kajsa Holmberg, Nicola Guazzaloca, Andrea Serrapiglio, Luca Serrapiglio, Lorenzo Dal Ri |
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Che alla Amirani Records non intendano chiudersi all`interno di steccati troppo (de)limitati appare ben chiaro dall`intervista a Gianni Mimmo, pubblicata su sands-zine appena qualche lustro fa, e puntuale conferma ci giunge con questo “Samsingen”, un disco sospeso fra musica popolare, jazz e classica contemporanea, e spinto addirittura verso un`estetica `protooglitch` nel remix finale di Lorenzo Dal Ri. “Samsingen” si basa sulla rilettura di alcune canzoni appartenenti alla tradizione svedese da parte di un ensemble che contrappone la voce cristallina, e affascinante, di Anna-Kajsa Holmberg ai pertinenti, e misurati, interventi strumentali di Nicola Guazzaloca (vibrafono, percussioni e fisarmonica) e dei due Air Chamber 3 Andrea (violoncello) e Luca Serrapiglio (clarone). Semplificando, chè in realtà l`idea di contaminazione rende tutti i titoli poco classificabili, si può (de)scrivere di un`iniziale Hej hipp dalla gustosa fragranza popolare(sca), causa anche la fisarmonica in bella evidenza, mentre Aller e re e Kväller är i Tuna emanano la sensazione della filastrocca, la seconda in particolare, con ludiche reminiscenze `infantili`; altrove Ack Högaste Himmel e Väntat haver Jag sono come avviluppate in volute di romanticheria-dark, Läkarekonsten è pizzicata dal verbo della sperimentazione contemporanea e Samsingen, con predominanza di parti recitate, è in aria di free strutturato. Non so quali sono stati gli stimoli e le idee che hanno mosso i passi dei quattro autori, ma il risultato è un modo diverso di dire folk, ben lontano (fortunatamente) sia dalle modine lisergiche del momento sia da una riproposizione acritica e archeologico-museale. L`unica nota che, per il momento, non ho digerito è lo stacco troppo netto fra i primi sette titoli ed il remix finale di Lorenzo Dal Ri, che sembra cadere come manna dal cielo: personalmente lo avrei inserito come pista nascosta e, magari, dopo qualche minuto di silenzio. Lo so che si tratta solo di apparenza e non di sostanza, ma l`apparenza spesso inganna quel tanto da fare la differenza... eccome. Ancor più coraggiosa sarebbe stata la scelta, contaminando ulteriormente la materia prima, di infettare con il virus digitale le interiora di ogni singolo brano: sarebbe stato il colpo del knock-out. Comunque, seppure ai punti, la vittoria è ampia, incontestabile e meritata.
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