Autore disco: |
Mount Vernon Arts Lab |
Etichetta: |
Ghost Box (GB) |
Link: |
www.ghostbox.co.uk www.ochre.co.uk/mval.htm |
Formato: |
CD |
Anno di Pubblicazione: |
2007 |
Titoli: |
1) The Fog Detonator 2) Hobgoblins 3) The Mandrake Club 4) Dashwood's Reverie 5) The Black Drop 6) Sir Keith At Lambeth 7) The Submariner's Song 8) The Vauxhall Labyrinth 9) While London Sleeps 10) Warminster 4 11) Percy Toplis |
Durata: |
53:01 |
Con: |
Drew Mulholland, Isobel Campbell, John Cavanagh, Norman Blake, Raymond MacDonald, Adrian Utley, Morag Brown |
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modernariato elettronico: il recupero di un piccolo gioiello |
x e. g. (no ©) |
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Mount Vernon Arts Lab, alias Drew Mulholland, non fa certo parte dell`olimpo degli dei, e pure si fregia di un certo prestigio all`interno della comunità musicale britannica, basta guardare all`elenco dei collaboratori che si è trovato per la realizzazione di questo disco - oltre agli strumentisti riportati sopra ci sono i Coil e Barry 7 che hanno remixato rispettivamente Hobgoblins e The Submariner's Song - per rendersene conto. La sua musica sta sospesa fra sperimentazione, immaginario cinematografico e archeologia sonora, sperimentale spesso nelle forme e archeologica nei mezzi utilizzati, appartenenti quasi sempre a quel ciarpame noto come elettronica analogica (Mulholland, oltre alla chitarra ed a vari effetti, suona il theremin ed il sintetizzatore putney). E` quindi logico che proprio un`etichetta come la Ghost Box, che del modernariato elettronico ha fatto la sua bandiera, si occupi della ristampa di questo piccolo gioiello originariamente pubblicato nel 2001. Gli 11 brani possono essere suddivisi in due tipologie: da una parte quelli più tipicamente elettronico-spaziali e dall`altra quelli segnati da interventi strumentali di tipo tradizionale (sempre pertinenza degli strumentisti ospiti). Fra i primi metterei gli orchestrati Hobgoblins e Dashwood's Reverie, il torrente impazzito Sir Keith At Lambeth, il motoristico While London Sleeps e i più scempi The Mandrake Club (con la chitarra di Norman Blake) e The Submariner's Song. Fra i secondi vanno di diritto The Black Drop (campo da gioco per la Campbell con il suo violoncello), il delicato pastello Warminster 4 (con il flauto di Morag Brown), il comunque gentile The Vauxhall Labyrinth e la sarabanda free Percy Toplis (entrambi con il sassofono di Raymond MacDonald). Per chi nutre un`autentica passione verso questo tipo di suoni, a meno che non abbia già la precedente edizione, si tratta di un disco chiaramente imperdibile.
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