L`impressione globale che ho avuto nel corso dell`ascolto è veramente quello di un vecchio disco di qualche solista del catalogo ECM (vuoi un po` per la pulizia nell`esecuzione, per i riverberi e per il rilievo che viene dato alla voce del sax nell`economia delle tracce) preso e trapiantato altrove. `Ambiente` è un termine che viene comodo per più motivi, infatti se leggendo `live electronics and sound treatments` ci potremmo prefigurare un uso tutto teutonico e copioso dell`elettronica meglio scansare ogni equivoco dicendo che Lorenzo Dal Ri ha senza dubbio il dono della discrezione (anche troppo forse, visto il gusto notevole con cui colora). Gianni Mimmo forse lo ricorderete per il suo esordio in solo con “One way ticket”, o per il più recente duo di “Two`s day/Tuesdei” insieme ad Angelo Contini, questa volta il `boss` della Amirani ritorna non solo armato di sax ma decide di passare anche al piano `nature` e preparato. Fiati asciutti e dosati con cura ma ancora più posato è il modo in cui Mimmo interviene dietro ai tasti del piano a tratti si potrebbe quasi scambiare per timidezza. Il sax nella maggioranza dei pezzi attraversa delle field recordings in modo molto morbido tanto che credo Mimmo abbia volutamente messo da parte certe spigolosità dei due episodi precedenti per non violentare le composizioni e per rendere ancora più piacevole il flusso delle immagini. Tinte più che mai filmiche in brani come Kids e Traffico tanto che se le cifre stilistiche non fossero lontane anni luce verrebbe quasi da pensare a certe soundtracks di John Lurie `sedato` e felice di stare al mondo mentre altrove si potrebbe quasi dire un Nyman visto da lontano. Se le prime due uscite dell`etichetta pavese potevano tratteggiare il profilo di un`etichetta jazz, con questa uscita si aprono nuove prospettive che l`imminente dvd incentrato sulla tragedia del Kursk dovrebbe ampliare ulteriormente.
|