Autore disco: |
Jackie-O Motherfucker |
Etichetta: |
U Sound (CDN) |
Link: |
www.usoundarchive.com |
Formato: |
2CD |
Anno di Pubblicazione: |
2003 |
Titoli: |
1) Finele Emilia, Italy Oct 23 2) Birmingham, UK Nov 2 3) Manchester, UK Nov 3 4) ” written by W.C.P.A.E.B. 5) New Castle, UK Nov 3 6) ” “ 7) Schio, Italy Oct 19 8) Stockholm, Sweden Nov 6 / 1-2) Rotterdam, Netherlands Oct 10 3-7) Helsinki, Finland Nov 9 |
Durata: |
78:03 / 71:46 |
Con: |
John Flaming, Jef Brown, Micheal Henerikson, Tom Greenwood, Joshua Stevenson, Theo Angel |
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grandi |
x Alfredo Rastelli |
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Secondo doppio cd pubblicato nel 2003 da Jackie-O Motherfuckers dopo quello che ha ristampato, accorpandoli, “Wow” e “The Magic Fire Musik”, lavori pubblicati in vinile nel biennio 2000/01. Questo nuovo, pubblicato dall`etichetta U Sound, fotografa l`ensemble nella sua dimensione più congeniale ovvero quella dell`attività dal vivo. Di bootlegs e di cd-r live dei Jackie-O ne sono girati, e ne continuano a girare, a decine, ma questo doppio cd pubblicato dalla Usoundarchive esce con tutti i crismi dell`ufficialità ed è ora distribuito anche in Italia da Fringes; tutto questo a testimoniare lo status raggiunto a livello mondiale da una band che ha ormai superato gli stretti confini della band di culto. Nel caso dei Jackie-O Motherfuckers, a mio avviso, è fondamentale l`ascolto delle performance dal vivo, perchè non si può valutare la loro caratura evitando di considerare l`importanza di una dimensione, come quella live, che esalta le caratteristiche di una band devota ai grandi spazi, così come alla libertà compositiva ed esecutiva. Quello spirito fricchettone, che ha da sempre contraddistinto la loro musica, esprime in questi contesti tutta la sua compiutezza, dacchè viene liberata definitivamente quell`attitudine free in altre occasioni troppo precocemente soffocata. Il tour immortalato è quello europeo del 2002, con due estrapolazioni anche dalle date italiane. La musica rimane quella che conosciamo: lo stadio avanzato del freak-folk, contaminato dal free jazz e dall`elettronica minimale, tutto dosato in maniera perfetta al pari di una grande orchestra. Il connubio tradizione-avanguardia raggiunge in più di un`occasione il suo climax ottimale; i suoni acustici di chitarre, banjo, batteria e fiati si amalgamano alla perfezione con moog, casio, turntable e film, le voci (che in alcuni momenti riportano alla mente David Thomas, in altre, fuoriuscite dai vinili scratchati, ripropongono melodie del passato o trasmettono messaggi radio alieni) prendono lentamente posto tra gli strati strumentali come piccoli mantra; la scrittura, messa al servizio dell`improvvisazione, genera lunghe e intriganti suite. Il primo cd è quello più free, con i fiati, in più di un`occasione, intenti a rinverdire antichi fasti ayleriani, il secondo invece è quello più dronato e orientaleggiante; entrambi perseguono un`idea di psichedelia molto ben radicata. Sono, questi, tutti elementi che rendono “Europe 2002” uno dei lavori più belli dei Jackie-O Motherfuckers, e quindi consigliatissimo. In primis ai profani e in secondo luogo a tutti gli altri.
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